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Peter Sellers And The Hollywood Party 'The Early Years 1985-1988'

“I Peter Sellers And The Hollywood Party furono una band, come si diceva allora, attorno alla metà degli anni ’80, “neopsichedelica”: immaginate, nel bel mezzo di un momento storico che esalta- va la plastica, la sinteticità e l’artificiale/nuovo, una band che ti fa scoprire il lato “punk” (o post-punk) di Syd Barrett, o quello lisergico dei Rolling Stones (tutta gente che noi ragazzini, allora, si considerava poco meno che dei ruderi anni ’70). Calandolo dentro un’estetica tra il fanzinaro, il rock and roll e la factory warholiana, appunto (vuoi per i rimandi ai Velvet Under- ground, vuoi per le derive pop art). Questo fecero i PS & THP – perfettamente sintonizzati su una serie di segnali che stavano arrivando da Inghilterra e Usa – e tutta una scena milanese caotica, colorata e R&R, che attorno a loro si condensò“. - Fabio De Luca All’interno della raccolta sono presenti brani che uscirono su 7”, estratti da compilation in vinile o addirittura pubblicati solo su cassetta, in uno spazio temporale va dal 1985 al 1988. Il disco contiene anche alcune versioni dal vivo di brani che saranno poi pubblicati sul loro primo celebre Ep. In 'The Early Years 1985/1988' c’è 'Chaotic Shampoo & Strange Rock’N’Roll', la prima esperienza in studio di registrazione dei Peter Sellers, pubblicata dall’etichetta inglese Glass Records sulla mitica raccolta '50,000 Glass Fans Can’t Be Wrong', un disco in cui la band era in compagnia di pesi massimi del calibro di The Pastels, Jazz Butcher, Nikki Sudden, Mayo Thompson e Spacemen 3. Ci sono la dolcissima ballata psichedelica 'Stolen Letter' dedicata alla figura di Syd Barrett e 'Spun Out Of A Mind' che prende spunto da una poesia di Jack Kerouac. Ci sono anche altri brani tratti dal primo demo 'Peter Sellers Is Living' e dalla tape-compilation 'Brian Jones Died For Your Sins', oltre che da altre cassette, e la ballad 'The Devil And The Moon' tratta dal vinile colorato 'The Invasion Of Tambourine Men'. C’è l’omaggio agli Stones di 'Play With Fire' incisa originariamente come 'Red Roses In The Sand' (progetto estemporaneo con Nikki Sudden) e pubblicata come 7” ed altre cover che esprimono il mondo artistico che li ispirò, una versione per backwards e voce di 'I remember nothing' dei Joy Division pubblicata come Magick Y e Uncle Tybia ed un paio di tributi a Rocky Erickson e ai Pink Floyd di Syd Barrett. Insomma all’interno di 'Early Years …' c’è tutta la storia del primo magico periodo dei Peter Sellers And The Hollywood Party con le loro influenze ed i brani pubblicati nei side projects. C’è soprattutto in questi brani la loro anima naif e psichedelica che unita alla loro formazione fondamentalmente punk (il chitarrista Tiberio Longoni fu uno dei primi punk milanesi e suonò in un paio di gruppi, Jumpers e 198X) e new wave, ed alla completa accettazione della filosofia DIY sia a livello musicale che produttivo e che fece della band una delle esperienze musicali più stimolanti della seconda metà degli anni 80, tra accelerazioni punk, in alcuni casi addirittura rhythm and blues per l’uso dell’armonica, e soffici ballate malinconiche. Il disco racchiude il sapore, l’estetica e la filosofia dell’etichetta Crazy Mannequin, di Stefano Ghittoni, che pubblicò molti di questi brani e che fu in seguito un punto di riferimento della scena musicale indipendente italiana.
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