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INTERVISTA A KISSES FROM MARS

Kisses From Mars - Not Yet - il nuovo album, tra shoegaze, psichedelia ed elettronica - in Vinile e Digital Download da New Model Label??Minimale, dilatato, ipnotico, sono solo alcuni aggettivi per descrivere il nuovo lavoro dei Kisses From Mars, formazione di Ravenna attiva da diversi anni e che con questo lavoro ha abbandonato le sonorità new wave degli esordi per aprirsi a nuove influenze. Luca Baldini (già chitarrista con Simona Gretchen), Massimiliano Gardini e Simone Ricci (membro storico della band che ha partecipato alle registrazioni ma non seguirà il gruppo dal vivo) ci consegnano un disco di altri tempi, non perché le sonorità siano datate o vintage ma semplicemente per la cura nei dettagli, il controllo del suono, dettagli che emergono anche ad un ascolto distratto, davanti ad un computer ed ancora di più dalla versione in vinile. Un disco che richiede attenzione e che la ripaga ampiamente. Dal vivo i Kisses From Mars si arricchiscono dell’elemento visual, a cura di Silvia Bigi e di altre collaborazioni nel mondo dell’arte contemporanea, come nella prima data per promuovere l’album, presso l’Almagià di Ravenna, teatro dall’attitudine sperimentale o nelle recenti performance in Svizzera e Francia. ??Formazione: Luca Baldini / Bass, Guitars, Synth - Massimiliano Gardini / Voice, Guitars. New Model Label di Govind Khurana, Via Buonporto 11, 44121 - Ferrara - Italy Mob: +39. 348.8836595 skype: govindkhurana Record Label, Music Publishing, Promotion: www.newmodellabel.com 1. Cominciamo subito dal disco “Not Yet”. Come è nata la decisione di pubblicarlo su vinile e da cosa è scaturita l’idea del crowdfounding? Questo è per noi un disco di svolta e maturazione, abbiamo trovato la nostra realtà musicale, o la stiamo elaborando avendo però trovatone il contesto, il vinile ha una valenza maggiore sotto tutti gli aspetti, abbiamo quindi pensato che questo nostro lavoro se lo meritasse. La decisione del crowdfounding è stata una divertente esperienza oltre che molto utile, decisa per poter affrontare le spese del vinile in primis, e per poterne raccontare la storia direttamente al pubblico, abbiamo infatti proposto ascolti in cuffia in vari locali, promuovendo la campagna e raccontando di persona molti aneddoti particolari, e la cosa ha funzionato molto bene. 2. ”Not Yet” segna un punto di svolta nella carriera dei Kisses From Mars: è anche un approdo per iniziare un nuovo discorso stilistico? SI, questo disco è per noi una svolta sotto molti aspetti,musicale, personale, produttivo, concettuale. 3. Vedendo e ascoltando un vostro videoclip del 2011, “Tide”, mi sono venuti in mente i Sigur Ros. Vi identifichereste con quel tipo di sound? Di influenze ne abbiamo diverse, in quel periodo avevamo infatti nelle orecchie spesso quelle sonorità, ci hai proprio preso, ora stiamo però lavorando ad una nostra realtà, personale, soprattutto sotto l’aspetto sonoro. 4. A chi parlano le vostre canzoni? Che umori riflettono? C’è un periodo o una scena musicale alla quale vi sentite particolarmente legati? Non ci riflettiamo ad una scena particolare, stiamo vivendo una importante crescita personale/spirituale, ci impegniamo a descriverla. 5. “Not Yet” ovvero non ancora... Il titolo del vostro album potrebbe alludere all’esistenza di tante porte aperte di cui avete in mano le chiavi per trasformare ancora le vostre sonorità? Anche, esatto; è un concetto ben affiancabile alla vita di tutti i giorni. Inoltre questo titolo ha una bellissima ragione di essere, pertinente all’immagine in copertina (made by Silvia Bigi) che però a noi piace raccontarla di persona, magari dopo un nostro concerto. 6. Ritengo che il vostro sia un passaggio trasversale tra l’ambient e il post-rock, cosa è cambiato rispetto al vostro primo disco, “Birth Of A New Childhood”? Lasciamo volentieri alle recensioni la denominazione del nostro genere, a noi piace il termine “landscape sound”; rispetto al nostro precedente lavoro abbiamo cambiato molto, ora diamo maggiore attenzione al noise, al controllo del sound e piuttosto che aggiungere limiamo all’indispensabile, per arrivare al dunque ,con sincerità. 7. I Kisses From Mars suonano ormai da due lustri, eppure l’esordio su vinile è avvenuto solo un paio di anni fa. Quanto lavoro e quante tappe della vostra vita si trovano nelle vostre opere? Solo questo disco è stato prodotto su vinile, il lavoro è stato fino ad ora costante, ed impegnativo, ma divertente e produttivo. La nostra vita si riflette nei nostri dischi, e viceversa. 8. I temi delle vostre canzoni “comunicano il vostro sentire”, come affermato in un’altra intervista. Allora come nascono le vostre composizioni, quanta parte c’è di improvvisazione e quanta di “canovaccio” già pronto? Alcuni brani sono improvvisazioni, che poi studiamo maliziosamente per poter riprodurre la magia di quel momento spontaneo; altri invece sono composizioni studiate ed elaborate, abbiamo trovato ora un grande equilibrio nella composizione, avendo raggiunto una conoscenza delle nostre esigenze/caratteristiche/potenzialità. 9. Visto che Not Yet è stato pubblicato in vinile mi vien da chiedervi quanta parte ha la nuova tecnologia nel vostro sound. Avete un’indole particolare che vi lega a certa psichedelia degli anni sessanta? E parlo anche del progetto grafico, che mi pare abbia un’importanza notevole nel progetto dei Kisses From Mars... La psichadelia è una componente immancabile del nostro sound, il progetto grafico e tutto l’art-work visivo è curato da Silvia Bigi, parte integrante del progetto ed elemento di ispirazione importante, che in alcuni contesti esegue performance visive durante i nostri live. 10. Mi piacerebbe sapere come vi proponete dal vivo. Ho letto che dal vivo vi accompagna una ballerina con la funzione di evocare attraverso i movimenti coreografici i temi delle vostre canzoni. Ora dal vivo ci proponiamo in duo (chitarre, voci e sinth) o in alcuni casi con una chitarra aggiuntiva che si alterna alle percussioni di timpani riverberati e profondi. 11. Ora che avete ottenuto un buon riscontro di critica e pubblico quali saranno le vostre prossime mosse? Ora che scriviamo siamo in Francia e Svizzera a suonare in un paio di date estere,il nostro obiettivo è quello di proporci live quanto più possibile, per poter rendere a questo disco quanto abbiamo ricevuto noi da lui. Kisses from mars. Francesco Battisti
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