Intervista ad Alex Savelli dei PelicanMilk e Massimo Manzi Dopo alcuni anni di silenzio tornano i Pelican Milk con un nuovo CD, prodotto da Alex Savelli e la Casa Degli Artisti in collaborazione con Le Nuvole. La band marchigiana rimarca definitivamente un effetto “spiazzante” correlato alla sorpresa dell’ascolto. Chiediamo ad Alex come è nata l’idea di registrare e dare alle stampe il nuovo Cd. Come siete arrivati all’idea di produrre un Cd, presentandovi con maggior forza e soprattutto in una veste inedita ovvero contando principalmente sull’improvvisazione? E’ IL SESTO DISCO UFFICIALE E ARRIVA A 6 ANNI DI DISTANZA DAL DVD “ULTIMA CENA TRA LE NUVOLE” ANCHE LI’ LA BASE ERA L’IMPROVVISAZIONE PURA CON ARES TAVOLAZZI COME NEL CD PRECEDENTE “SOPRAPENSIERO” IO E TERENCE L’ALTRO FONDATORE DI PELICANMILK IMPROVVISIAMO INSIEME DA 25 ANNI PIU O MENO E ABBIAMO IMPROVVISATO MOLTO IN ITALIA E ALL’ESTERO IN TANTISSIME SITUAZIONI. INCIDERE ALBUM DI “CANZONI” CI È SEMPRE PIACIUTO MA IN QUESTO MOMENTO VOLEVAMO CHE L’ARGOMENTO VERO FOSSE LA MUSICA, LA SPONTANEITÀ O FORSE SEMPLICEMENTE L’ARTE  NIENTE ARRANGIAMENTI RINDINDANTI E FACILI PREMEDITAZIONI L’album contiene quattordici brani, che portano tutti lo stesso titolo. Da Vision 1 a Vision 14. La collocazione delle “visioni musicali” ha seguito un criterio cronologico o una attinenza sonora o concettuale? ABBIAMO SCELTO VISION PER LASCIARE LIBERTÀ ALL’ASCOLTATORE DI DARE UN TITOLO O UNO SCENARIO O UN COLORE O UN VOLTO A OGNI BRANO TROVARE TITOLI ERA VERAMENTE SUPERFLUO E FUORVIANTE IN QUESTO CONTESTO SAREBBE STATO UN PURO ESERCIZIO DI GINNASTICA MENTALE LA COLLOCAZIONE È QUELLA A CUI SONO ARRIVATO DA PRODUTTORE DOPO LUNGHE PAUSE (A VOLTE DI SETTIMANE) NEGLI ASCOLTI DEI BRANI QUANDO DA PERSONA COINVOLTA SONO RIUSCITO A TORNARE SEMPLICE ASCOLTATORE HO TROVATO LA SCALETTA... È STATO FACILE SOLO UNA QUESTIONE DI TEMPO Non siete di certo mai prevedibili o lineari, cio’ che emerge da questo Cd sembra il frutto di una lucida e salutare follia musical/visiva. DA ANNI ABBIAMO SCELTO DI NON AVERE PIÙ UN’ ETICHETTA DISCOGRAFICA E NON CI È MAI INTERESSATO REALIZZARE PRODOTTI PER UN MERCATO PRECISO  LA SCELTA PER NOI È ARTISTICA  ABBIAMO SEMPRE INVESTITO E INVESTIAMO TUTTORA IN STUDI, MACCHINARI, LOCATIONS ETC...SIAMO INDIPENDENTI VERI (NON COME QUELLI CHE CAMPANO DI FINANZIAMENTI PUBBLICI E SI DICONO TALI) CON PIU MEZZI POTEVAMO FARE DI PIU MA NON DAL PUNTO DI VISTA ARTISTICO ...LE IDEE NON HANNO PREZZO LA NOSTRA FOLLIA È ABBASTANZA LUCIDA DIREI NEL SENSO CHE NON AVREI INVESTITO UN EURO SE NON FOSSI STATO SICURO DEL RISULTATO FORSE IL MESTIERE IMPARATO IN QUESTI LUNGHI ANNI SERVE PROPRIO PER PERMETTERE ALLA FOLLIA DI USCIRE ALLO SCOPERTO TRANQUILLAMENTE SENZA TIMORI LA SALVAGUARDIAMO! La produzione e’ avvenuta presso la Casa Degli Artisti, uno dei luoghi piu’ affascinanti e ispiratori del paesaggio naturalistico marchigiano, situata nei pressi della Gola del Furlo. Quanto ha influito questo luogo nella scrittura e soprattutto nella improvvisazione? IL LUOGO E’ STATO FONDAMENTALE, COME SPIEGO NEL LIBRETTO DEL CD, PROPRIO DALLA SCOPERTA DI QUESTO SANTUARIO DELL’ISPIRAZIONE E’ NATO IL BISOGNO IMPELLENTE DI INCIDERE UN ALBUM DI IMPROVISAZIONE PURA PROPRIO LI’ PERCHÈ LA MUSICA POTESSE SERVIRE A RACCONTARE QUEL POSTO E FARLO VIAGGIARE E CONOSCERE IL PIU’ POSSIBILE NEL DISCO OGNI MUSICISTA HA UN MOMENTO SOLISTA  ...COME UN RICORDO PERSONALE DEL PROPRIO PASSAGGIO ALLA CASA DEGLI ARTISTI  DA SEMPRE SCEGLIAMO LUOGHI MAGICI PER LE NOSTRE IMPROVVISAZIONI: CASTELLI, CHIESE, CASE ANTICHE ETC.. PROPRIO PER RICEVERE IL GIUSTO APPORTO ANCHE DAL CONTESTO Guardando alla scena musicale italiana degli ultimi quindici anni si può affermare che siete sempre stati lontani da certe “vetrine” promozionali, eppure la passione vi ha concesso una estrema libertà artistica. Siete contenti di questa scelta e cosa vi aspettereste da una eventuale esposizione mediatica? ABBIAMO AVUTO ANCHE MOMENTI DI BUONA ESPOSIZIONE MEDIATICA MA DIREI TROPPO SETTORIALE, TROPPO LEGATA A UNA SCENA ROCK PESANTISSIMA A CUI NOI CI AVVICINAVAMO SOLO IN QUALCHE FRANGENTE LA NOSTRA VISIONE È MOLTO PIÙ AMPIA  E, QUESTO MI SEMBRA CHIARO, NON CI OCCUPIAMO DI COMPROMESSI STILISTICI  ABBIAMO PRODOTTO UN DISCO (WELCOME) CON L’AIUTO  GRATUITO (CI TENGO A RIMARCARLO) DI EDDIE KRAMER CHE SI E’ OFFERTO SPONTANEAMENTE DI FARLO FORSE LA SOLA BAND ITALIANA DI SEMPRE  E ABBIAMO FATTO TANTISSIME ALTRE COSE  DOPO QUASI QUINDICI ANNI DI CARRIERA SE ARRIVASSE PIU’ ESPOSIZIONE NE SAREMMO CONTENTI MA NON CAMBIEREBBE LA MUSICA (LETTERALMENTE). Come pensate di promuovere questo disco dal vivo e cosa dovremmo aspettarci come ascoltatori? ONESTAMENTE NON ABBIAMO PIANIFICATO MOLTO E’ STATO UN GESTO ARTISTICO VITALE DI QUELLI CHE VANNO CONSUMATI QUANDO C’E’ LA GIUSTA ISPIRAZIONE  ORA DOVREMO OCCUPARCI PIU’ STRETTAMENTE DI PROPAGANDA ..CI STIAMO LAVORANDO PER ORA PRESENTEREMO IL DISCO IL 23 GIUGNO NEL BELLISSIMO FESTIVAL VILLE E CASTELLA  STIAMO PIANIFICANDO ANCHE USCITE A BOLOGNA E ROMA  LA COSA PIÙ BELLA SAREBBE CHE LA MUSICA SI PROMUOVESSE DA SOLA  CHE QUALCHE VISION FOSSE PRESA A SPUNTO PER VIDEO, FILM, INSTALLAZIONI,ALTRE OPERE, AMBIENTAZIONI COSÌ NON SOLO SAREBBE PROMOSSA BENE MA NON MORIREBBE  Durante i concerti vi capita di accumulare spunti per i lavori successivi? SICURAMENTE OGNI OCCASIONE E’ BUONA PER NUOVE IDEE SPECIALMENTE SE STAI SUONANDO INSIEME MA NON SOLO Si potrebbe parlare, riguardo alla Casa Degli Artisti di una carta e di un territorio che hanno influito sulle vostre composizioni? NON SI PUÒ PARLARE DI COMPOSIZIONI UNO DI NOI METTE SUL TAVOLO UN RIFF ,UN SUONO,UNO SPUNTO E POI SI DISCUTE SUONANDO PER QUESTO IL MILIEU DIVENTA FONDAMENTALE E AGISCE IN MANIERA INDELEBILE SULL’IMPROVVISAZIONE QUELLA JAM INCISA DA UN’ALTRA PARTE NON AVREBBE MAI POTUTO ESSERE UGUALE Siete una band che non usa elementi per attrarre o assimilare un pubblico predefinito. Possiamo dire, dunque, che la musica e’ il primo motore che spinge anche alle “visioni” enunciate dai titoli delle composizioni? ESATTO, È BELLISSIMO QUANDO A UN CONCERTO HAI UN PUBBLICO DI OGNI ETÀ E TIPOLOGIA.. IL MASSIMO. È COME GUARDARE UN DIPINTO A VOLTE NON SERVE SAPERE TROPPO,LA STORIA DELL’ARTISTA IL CONTESTO STORICO...SONO IMPORTANTI IN ALTRI MOMENTI  MA NON QUANDO IL SPETTATORE INCONTRA LOPERA  DEVE ESSERE INCONDIZIONATO NEL GIUDIZIO VA LASCIATO SOLO PER IL TEMPO CHE GLI SERVE È UN MOMENTO INTIMO Vorrei chiudere con una domanda generalista e al contempo precisa. In questo momento la situazione di crisi produce una miseria economica, ma non di idee. Pensate che le idee, i sentimenti, gli affetti siano una parte importante della vostra espressione musicale? SICURAMENTE LA CRISI ESISTE E NOI SIAMO FORTUNATI A CAMPARE DI ALTRO QUINDI LA MUSICA GODE DI QUELLA TRANQUILLITÀ CHE LE SERVE ANCHE NEI MOMENTI DURI. PENSA CON UN MAGGIO COSI PIOVOSO QUANTI CONCERTI SONO SALTATI... IN UN MOMENTO GIA DIFFICILE  DETTO CIÒ, LE IDEE CI SONO SEMPRE E VOLANO ALTE A VOLTE LE ABBATTONO.. ALTRE VOLTE SI PERDONO DI VISTA IN QUESTO PAESE NON È MAI STATA CHIARA LA DIFFERENZA TRA UN FONICO, UN PRODUTTORE, UN ARTISTA, UN ARTIGIANO, UN ARTIFICERE... E LA MUSICA, PER QUELLO CHE RICORDO, È SEMPRE STATA IN CRISI IL MODO PER FARE LE COSE C’È, SI CREA. GLI AFFETTI SONO SICURAMENTE STATI IMPORTANTI IN QUESTA PRODUZIONE CON TERENCE TODARO (PELICANMILK), GUIDO ZENOBI (FONDATORE DI CIALTRONTRIO) E ORESTRANE (FONDATORE DI OBELISCO NERO) CI CONOSCIAMO DALLE SCUOLE SUPERIORI E OLTRE CHE ESSERE OTTIMI AMICI ABBIAMO CONSUMATO INSIEME UNA MOLTITUDINE DI MERENDE PSICHEDELICHE OLTRE A DISCHI E CONCERTI IN UN QUARTO DI SECOLO. Intervento di Masimo Manzi Chiunque ponga l’attenzione sulla figura musicale di Massimo Manzi si rende subito conto che la sua sensibilità musicale va ben oltre i confini del Jazz, potremmo parlarne come di un artista a tutto tondo. Si tratta di un personaggio quasi “evocativo”, capace di mettere il suo carisma in ogni tipo di espressione musicale. Massimo: La mia attività musicale è al 95 % autogestita. Questo mi da modo di scegliere con una certa libertà le mie collaborazioni o di accettare o meno le proposte che mi vengono offerte. Anche se buona parte del mio operato si è svolto e si svolge in ambito jazz io ho frequentato molti stili musicali e sono curioso di confrontarmi con generi diversi. In questo senso quanto e come ha influito la presenza di Massimo nelle composizioni del cd? Massimo Manzi Massimo: Mentre il lavoro Live richiede un certo affiatamento coi musicisti (se si vuole uscire dagli stereotipi musicali) in studio si può sperimentare con più tranquillità e rielaborare con calma anche il frutto di musiche totalmente o quasi improvvisate come è stato con Alex Savelli ed i suoi amici. Rivolgendomi direttamente a Massimo Manzi la prima cosa che verrebbe da chiedergli e’ come si svolge il suo “mestiere” di compositore e musicista? Il buon risultato sia in termini musicali che umani della collaborazione con Pelican Milk induce senz’altro a progetti per l’immediato futuro. Già in occasione del primo maggio ci siamo ritrovati a suonare live con buona parte dei musicisti che hanno partecipato alla creazione delle “visions” con esito incoraggiante. Ora si tratta di trovare gli spazi giusti. ..in Italia c’è spesso la tendenza ad etichettare la musica e molti, anche fra gli addetti ai lavori, sono spiazzati quando una proposta si muove in una dimensione stilistica multiforme e spontanea come la nostra! M. Francesco Battisti
Pubblicato il 09/09/13