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Ulan Bator

Tohu Bohu DeAmbula Records (DEAR 010) | Acid Cobra Records | ATRDR Records Gli Ulan Bator sono gli Ulan Bator, e dal loro esordio con l’album omonimo il loro post rock ha viaggiato in Europa, raccogliendo molti seguaci. Dopo dieci anni e più di onorata carriera tra club fumosi e circuiti alternative fregiano la loro discografia del primo LP, grazie all’etichetta DeAmbula Record, distributrice per l’Italia. Amury Cambuzat, chitarra, voce e nume tutelare del progetto, è affiancato da James Johnston (Gallon Drunk, Nick Cave and the Bad Seeds, Faust), tanto per citarne uno a caso. E il risultato si vede, in queste dieci tracce di avant rock che non esiterei a mettere sul piatto in una delle tante domeniche postromantiche da ricerca dell’io che capita di trascorrere ai musicomani incalliti. Il mood Ulan Bator è inequivocabile in AT, un frammento di disperazione in Mister perfect e poi la religiosa Ding Dingue Dong e la title track, che accoglie lo stralunato e urlante sax di Terry Edwards. Un LP, quell’oggetto tanto idolatrato, un cd o il classico social, farsi confondere da Kambuzat & Co è sempre cosa bene accetta. Avrete mica paura? www.myspace.com/ulanbatorarchive www.deambularecords.com
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