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JANELLE MONÀE - The ArchAndroid (Suites II and III

JANELLE MONÀE The ArchAndroid (Suites II and III) Wondaland Arts Society / Bad Boy Records, 2010 25 anni. Pensava fare l’attrice. Invece niente… per fortuna. Che poi in effetti guardando il video del singolo Tightrope, in featuring con scusateseèpoco Big Boi, ciò che lascia tanto perplessi quanto affascinati è proprio la totale assenza di espressività della cantante. Ricerche più approfondite sull’argomento rivelano che non si tratta di un caso, come comunque difficilmente accade a produzioni che vantano lo zampino degli Outkast e di P. Diddy… Janelle Monàe, in effetti, vive in un mondo fantascientifico popolato da androidi. Lei stessa trova in questo concept album il suo alter ego meccanico. Si tratta di Cindi Mayweather - personaggio mutuato in parte dal film Metropolis di Fritz Lang del 1924 - donna androide coinvolta con un umano, tale Sir Greendown, in una storia d’amore che non può vivere a causa delle restrizioni e dell’intolleranza della società che l’ha creata: Cold in the cell lost and shivering Gunshots in hallways unknown On the fifth floor, past the blue door Sat a chained 57821 Sir Greendown told his dear Cindi Fight like Achilles in Troy "I will show you the ways that I love you I saved you so you'd save the world Cause you're the only one". L’universo distopico in cui Cindi soffre, ama e combatte è una metafora, lo specchio delle contraddizioni del nostro mondo: Suffering in sinking sand All the hurt See I'm really lost baby We suffered a rare, rare blue So much hurt On this earth. Racconta in un’intervista realizzata per Vogue Italia che non ama parlare di moda, ma che la considera una forma d’arte in movimento poichè consente alla gente di esprimere la propria personalità. Saluto con gioia inimmaginabile un’ esponente del gentil sesso – che non è debole, ma gentile – che non si sente schiava delle paillettes e non è l’ennesima fotocopia di Fergie e Beyoncé. Tra l’altro già definita l’ anti-Lady Gaga. Vi ricorda qualcuno? Ma sì, dai, Erykah Badu, no??? E infatti partono in tournée insieme… e nemmeno questo è un caso. E come Erykah, anche lei è arrivata su questa terra per svegliare le coscienze addormentate di noi comuni mortali, ricordandoci che siamo tutti dotati di super poteri per diventare protagonisti di un cambiamento nella nostra comunità. Amen. Musicalmente parlando, ciò che lascia l’intero globo, pubblico e critica insieme, a bocca aperta è lo sfruttamento di generi musicali diversissimi fra loro. L’intro, Suite II Overture, è un brano di musica classica con tanto di coro polifonico, mentre Wondaland è costruito su una base elettronica. Il funky e l’ hip hop regnano sovrani in Faster e Dance or Die, nonché in Tightrope – apro e chiudo una parentesi per gli aspiranti ballerini: la danza che inebria il cast del video è il jazz rock –. Si passa poi al soul più dolce con Sir Greendown e BaBobByeYa, che svelano in pieno la vocalità calda e delicata di Janelle, mentre Come Alive e Cold War sono decisamente più aggressive e rock. Insomma, ce n’è per chiunque apprezzi la buona musica. Vi chiederete, perché si parte con la Suite II e III? Risposta? L’ album era stato in origine pensato dal genietto in quattro parti, o suites appunto, di cui la prima, Metropolis: Suite I (The Chase), è stata pubblicata in EP nel 2007. Attendiamo con ansia la quarta. Nel frattempo, compratevi l’album e cercatevi il video del secondo singolo estratto, Cold War. Enjoy.
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