Vincent Kircher, Austin Dutmer, Andrew Harris sono i JAILL, giovane trio di Milwaukee arrivato con il recente 'Traps' al traguardo del terzo disco, secondo per SUB POP. I tre si definiscono psych pop, un mix bollente e caramelloso di Black Lips e Thee Oh Sees che si scontra con l'avanguardia folk rock di Band of Horses e the Shins. 'Traps' è un disco incredibile, dove viene fuori l'anima ironica del trio di Milwaukee e la serietà compositiva con cui Kircher, Dutmer ed Harris stanno costruendo la propria carriera. Era il 2009 in un freddo lunedì di Ottobre, quando i Jaill fecero tappa a Seattle per un intimo show in un club locale. Il trio di Milwaukee non poteva immaginare che tra il pubblico ci fosse anche una compagine della SUB POP, incuriosita dalle voci che da tempo giravano intorno al loro esordio 'There's No Sky (Oh My My)', full lenght di 30 minuti uscito lo stesso anno su Burger Recors. La mattina del giorno dopo i Jaill erano già seduti ad una scrivania dell'headquarter SUB POP a firmare per realizzare 'That's How We Burn', loro secondo lavoro. 'Traps', come il precedente lavoro su Sub Pop, suona come un sentito omaggio al glorioso lo-fi pop anni 90, i brani possiedono una tensione nerboruta accumulata in anni di show nei bassifondi e un palpabile spirito rock crudo e diretto che è sicuramente figlio dei lunghi mesi freddi del Midwest. Quello dei Jaill è college rock, power pop, grunge ed emo old school, loro sono un prodigio dell'indie americano, potenti e trasognanti come un ipotetico incontro/scontro tra Weezer ed Mgmt. Provate ad ascoltare 'the Stroller', primo singolo del loro debutto su Sub Pop, e passerete in rassegna nella vostra mente il meglio dell'indie rock degli ultimi 15 anni. www.jaill.net www.subpop.com/artists/jaill www.facebook.com/jaillbook