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Assieme a gruppi come Dream Syndacate e Green on Red, i Long Ryders sono il nome di punta di quel movimento sviluppatosi a Los Angeles ad inizio anni ‘80 noto come Paisley Underground, caratterizzato dalla fusione di punk e country-rock, psichedelia e chitarre a dodici corde alla Byrds. E proprio alla mitica band di Crosby e McGuinn, ma anche ai Flying Burrito Bros di Gram Parsons, si sono sempre ispirati i Long Ryders, a partire dalla Y nel nome.
Ora a più di 30 anni dall’ultimo album, “Two Fisted Tales” (ristampato di recente in una edizione ricca di inediti), il gruppo di Sid Griffin torna con un nuovo disco, che già dal titolo “Psychedelic Country Soul”, fa capire a cosa ci troviamo di fronte. Dodici canzoni, undici nuove composizioni e una cover (la versione di “Walls” di Tom Petty, byrdsiana fino al midollo), nelle quali c’è tutto il mondo artistico dei Long Ryders. Si va dal country-rock iniziale di “Greenville”, alla ballata “Let it Fly” in stile Gram Parsons, con violino e pedal steel, fino alla conclusiva title track, che profuma di psichedelia californiana. E in mezzo altre canzoni tutte di qualità al di sopra della media, tra le quali spicca la splendida “Bells of August”, che ricorda le cose migliori di The Band.