Scopri i concerti in italia e in europa Milano - Torino - Bologna - Roma - Ravenna - Paris - London - Vienna - Firenze - Pescara - Berlin - Parma - Munich - Ljubljana - Lille

Live Bands

PULP-ITO

Scopri tutto su pulp-ito, concerti, eventi, news e molto altro!

Sono in 5, arrivano da Lecco e La Vergine e La Rivoluzione è il loro terzo parto discografico. Subito balza all'attenzione il volantino introduttivo della casa discografica che recita testuali parole: I Black Sabbath in pausa pranzo, i CCCP si rabbuiano un po'. Una smorfia di disapprovazione appare subito in volto. Piuttosto ascoltando l'album vengono in mente all'istante i Marlene Kuntz e i CSI a tinte noir e decadenti. Poi si fa fatica a comprendere bene il termine “Pop Satanico” dato che di pop non v'è traccia, tantomeno satanico (non c'è alcuna strana ed oscura aura maledetta, ed oltretutto l'accostamento fra Pop e l'aggettivo Satanico è un ossimoro che in campo musicale trova difficilmente senso). Le solite banali invenzioni delle etichette, che cercano di annaspare coniando nuovi generi per attirare l'attenzione, anche quando tanto nuovi non lo sono affatto. Ma veniamo all'album. Vita Vergine sembra rubata di soppiatto dalle sessions di Catartica dei Marlene, un punk noise che strizza l'occhio ai Sonic Youth infarcito dalla teatralità dei violini. Pugnali d'Aria è palesemente una ballata à la CSI, in cui la dicotomia voce maschile/voce femminile ricalca con mano pesante la coppia Giovanni Lindo Ferretti/Ginevra Di Marco, riuscendo comunque a cucire una leggera ballata decadente ricamata dal feedback di sottofondo ben legato alla litania di Luca Giordani che recita parole salmodianti (Non illudiamoci, il tempo annoda ed ingarbugli ala verità, la verità oggi illumina e quasi accieca, fra un giorno è una tortura di ombre, un groviglio, la perversione) incastonata a melodie dissonanti di violino ed una sezione ritmica leggera ed elegante. Stankovic con i suoi synth ipnotici, è una piccola cavalcata che mischia new wave e noise , a tratti quasi irritante col cantato che biascica frasi apatiche a cui è difficle trovare un senso, e sfocia in intermezzi elettronici da horror movie di serie b, assolutamente di pessimo gusto. Fra l'anonima Sicilia Berlino, la collisione fra Velvet Underground e Sonic Youth di La Luna e Le Stelle e l'elettronica confusionale di Lei, il disco scivola via senza grandi sorprese, tra continui rimandi al Consorzio Suonatori Indipendenti ed una logorroicità eccessiva. Un piccolo guizzo di originalità si staglia in questo orizzonte anonimo con Rivoluzione, piccola gemma folk decadentista che grida sottovoce contro il qualunquismo della società e la frivolezza dei valori (se così si possono ancora chiamare) odierni, finti ed inutili come un paio di tette rifatte (La rivoluzione è una linea di moda…Bella come alla guerra, come alla messa, come alla fine). La Balena è eccessivamente imbottita di sintetizzatori in un marasma noise wave che non sa da che parte andare, mentre x Rosmarino è uno spoken word che ricalca goffamente con carta carbone la voce magnetica e profonda di Ferretti. La conclusiva Il Jazz Non S'Improvvisa composta da soli archi e voci cerca di rincorrere l'urgenza emotiva di Vasco Brondi, pur non avendo lo spleen, la poetica cruda e visionaria ed il drappo generazionale legato al braccio del cantore degli anni zero. Il problema principale dei Pulp-Ito sta tutto qui, nel cercare affannosamente di imitare i propri numi tutelari, senza però riuscire a superare i maestri e scivolando goffamente nell'anonimato, come una cover band timida ed insicura. Le capacità ci sono, e si trovano tutte racchiuse in Rivoluzione. Bisogna solamente imparare a focalizzarle e sfruttarle a pieno. www.myspace.com/pulpitoband

PULP-ITO è presentato in Italia da

Altre informazioni

Tutti gli eventi per pulp-ito

Nessun evento presente