Paolo Giordano inizia a suonare la chitarra a quattordici anni. La scoperta di maestri come John Fahey, Leo Kottke, Ry Cooder, induce Paolo a volgere il proprio interesse verso la chitarra acustica e le varie tecniche del finger-style. Dopo anni di intenso lavoro, alla fine degli anni '80, prende parte ad alcuni importanti Festival proponendo la propria musica e dividendo il palco con chitarristi come Pierre Bensusan, Peter Finger, Alex De Grassi, Michael Hedges. La musica di Paolo, nutrita anche da studi classici, va oltre le sue fonti di ispirazione anche se esse sono rintracciabili nelle linee melodiche e nelle immagini evocate. La sua tecnica straordinaria, che ha suscitato l'ammirazione del gotha della critica musicale internazionale, non è mai fine a se stessa, ma è messa al servizio dei sentimenti e delle emozioni che Paolo vuole comunicare
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