Paolo Ganz è stato uno dei primi maestri riconosciuti di armonica Blues in Italia. Nato a Venezia nel 1957, dopo vari "assaggi" musicali è approdato al Blues nei primissimi anni '80, dedicandosi all'armonica, alla chitarra e, naturalmente, al canto. Nell'ambito di svariate formazioni (e spesso anche in solitudine) ha partecipato a concerti, festival, registrazioni e sessions, sviluppando un suo stile particolare, semplice, diretto ed immediato, sempre riconoscibile - soprattutto all'armonica - ed immediatamente derivato dalla lezione dei Maestri neri. Nell'86, su commissione delle Edizioni Bèrben di Ancona, pubblica il primo metodo per armonica Blues mai apparso in Italia che riscuote immediatamente un apprezzabile successo ed al quale faranno seguito altri cinque volumi didattici, due dei quali dedicati alla chitarra Country Blues. A seguito di questa formativa esperienza, Paolo inizia ad insegnare Blues in varie città d’Italia, nonché privatamente nella sua Venezia, intrattenendo stretti contatti con allievi provenienti dalle più svariate regioni ed istituendo - per quelli residenti nelle località più lontane - un particolare sistema di dispense e lezioni a distanza. Anche per questo motivo non è azzardato affermare che buona parte degli armonicisti delle nuove generazioni abbiano mosso i primi passi proprio grazie agli insegnamenti ed incoraggiamenti di Paolo. Nel periodo a cavallo tra anni ottanta ed i novanta Paolo Ganz vive il suo momento di maggior impegno artistico esibendosi in centinaia e centinaia di locali sparsi in tutta la Penisola, nonché all'estero; incidendo alcuni dischi e prestando il suono della sua armonica alle incisioni di molti artisti (R. Zappa, S. Zabeo, Groovers, Dharma, F. Nuti, Orchestra "Città di Brescia", tra gli altri), a colonne sonore di films di successo ("Caruso Pascosky", "Willy Signori", "Donne con le Gonne", "Billy") e partecipa a svariate trasmissioni televisive e radiofoniche ("D.O.C.", "Biglietto d'Ingresso", "Un Certo Discorso", "Sanremo Blues", Rai Stereonotte). Nel '95, seguendo un suo momento di riflessione, lascia il mondo del Blues e, dopo essersi ritirato per qualche tempo a vivere in un piccolo villaggio ai bordi del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, si dedica alla musica tradizionale irlandese incidendo un CD e esibendosi in Francia, Svizzera, Germania, Spagna, Olanda ed Irlanda. Nel Maggio del 2002, sotto la spinta di Alex Perzolla (suo chitarrista ai tempi dell'incisione dell'album "Blowin' the Blues") il vecchio "Catfish" riprende le sue armoniche e ritorna al Blues. Si formano i Mrs.Sippy (sempre in compagnia di Perzolla) con il quale rilegge il Blues attraverso l’esperienza più rockeggiante della Band e con i quali ritorna in pista partecipando - tra l’altro - al prestigioso Harmonicando, festival interamente dedicato all’armonica. A questo punto, proprio per santificare in un certo qual modo il suo inseparabile strumento Paolo pubblica Staryje Doroghi (il titolo che in lingua polacca significa Vecchie Strade è un omaggio a Primo Levi) che raccoglie incisioni per sola armonica e voce del Bluesman veneziano. Quasi contemporaneamente ritorna in studio e nell’arco di un anno di lavoro incide Benedition in compagnia di vari musicisti dell’area veneziana nonché delle cantanti Marilisa Maniero ed Ornella Serafini. Si tratta ancora una volta di un lavoro particolare, spinto verso il Pop che probabilmente sarà pubblicato nell’arco del 2006. Sciolti intanto i Mrs. Sippy, nell’estate del 2005, arriva la Paolo’Catfish’ Ganz Band che suggella - con una sterzata verso il Chicago Blues più canonico - il sodalizio con il chitarrista mestrino Ale Voltolina, già stretto collaboratore di Paolo in Benediction. Infine, seguendo una sua antica passione per lo scrivere, Paolo inizia a mettere sua carta ricordi ed aneddoti, dando vita ad un primo volume di racconti (Nel Nome del Blues) pubblicato nel Dicembre del 2005 da Agorà Factory che raccoglie le sue esperienze di vent’anni in giro per l’Italia a suonare Blues.