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OVERDRIVE

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BIOGRAFIA COMPLETA OVERDRIVE: Estate 2006. Francesco abbandona il progetto Blackout e vaglia nuove esperienze musicali, che in realtà si rilevano poco stimolanti e significative. Un seppur breve periodo trascorso a Londra riaccende in lui la determinazione nel cominciare un nuovo progetto, stavolta più ambizioso: formare una nuova band, tornare ad esibirsi dal vivo e registare un “vero” album. Il tutto in un anno. Il primo contatto di Francesco è con Moya (Luca), compagno di viaggio a Londra, ex chitarrista dei Blackout nonché amico dai giorni sui banchi del liceo. Francesco comincia a comporre nuove canzoni (fra le quali “Quando a Londra Piove” – Senza Gravità , e “Welcome Back Home” – Cronache di un Istante) e con Moya inizia a cercare i componenti per il nuovo progetto. Per la chitarra Francesco ha un solo nome in testa: Asu (Marco). I due sono stati per tre anni compagni negli Overseason (dove Francesco suonava il basso) durante i quali hanno coltivato una grande amicizia e un’ intesa musicale pressoché perfetta. Dopo lo sciogliemento degli Overseason Asu suona prima nei Rollover, poi negli Orion, cover band dei Guns and Roses; entrambe queste esperienze però non gratificano Asu, che arriva al punto di pensare se continuare o meno a suonare la chitarra. La chiamata di Francesco arriva dunque proprio al momento giusto, Asu riprende in mano il suo strumento e grazie alle sue molte conoscenze riesce a trovare un bassista, Paolo, e un batterista, Luciano, con cui suonava a tempi dei Rollover: questo, non reperibile in un primo momento, risponde ad una lettera (sul serio) inviata da Asu e Francesco, accettando di entrare a far parte della band. Il progetto sembra aver preso forma, sennonchè sia Moya sia Paolo decidono di abbandonare, a causa soprattutto di impegni universitari. L’ idea sta naufragando precipitosamente, quando per caso in un bar Asu incontra Sciuto (Stefano), un chitarrista che aveva conosciuto anni prima durante le scuole superiori. Stefano dice di non avere un gruppo, e che sarebbe entusiasta di riprendere a suonare. Dice inoltre di conoscere un bassista che sembra adatto al progetto: è Federico, ex bassista dei Samsara, gruppo in cui aveva militato anche Luciano. Tutto torna. Il gruppo è formato. All’ inizio le cose non sono semplicissime, in quanto le influenze musicali sono le più disparate, e (apparentemente) poco in contatto fra loro. In più coordinare tre chitarre è una novità per tutti i componenti della band eccetto Francesco. Ma nonostante le prime difficoltà , il gruppo prende forma, ed inizia a suonare cover di riferimento come Oasis, Verve, Placebo per impostare il suono che Francesco e Asu avevano in mente di dare alla band. Inoltre già dalle prime prove nascono nuove canzoni: Viene arrangiata “Quando a Londra Piove”, scritta mesi prima da Francesco, e composte “Il Tuo Niente” e “Le Cose che ho Perso”: sono questi i tre brani che andranno a comporre il primo Ep della band, Senza Gravità . Il suono si avvicina molto al brit-pop, genere che in quel momento sia Francesco sia Asu prediligono. Vuoi per gli anni passati fianco a fianco sui palchi vuoi perché fondatori del gruppo sono loro due ad impostare il suono alla band. Vedremo come tutto ciò cambierà in seguito. Registrato da Marco Martino, già chitarrista in un progetto che vedeva la partecipazione di Federico e Stefano, l’ Ep ha lo scopo di far conoscere la band nella zona e preparare i cinque alle esibizioni dal vivo della ormai prossima estate. È il marzo 2007, nascono ufficialmente gli Overdrive. I cinque in pochi mesi, pochi giorni si trovano a lavorare per la realizzazione del layout dell’ Ep, del loro sito, del loro primissimo video per “Quando a Londra Piove”, ospiti di una radio e molto altro ancora. Iniziano le date live, e insieme a quelle la stesura di nuovi brani. È un momento importante per gli Overdrive: se prima la canzoni uscivano esclusivamente dalla testa di Francesco ora tutta la band inizia a partecipare attivamente alla composizione dei pezzi dando, vita a brani come “Sangue Nuovo”, “Deviazione Etica”, “Controvento”, “Ricordi di Domani”. Non è un caso che i brani sopraccitati siano molto diversi tra loro, e in ognuno si mettano in evidenza le influenze e gli stili compositivi di ciascuno dei componenti del gruppo. Questa seconda fase di stesura termina con il finire delle date estive, momento in cui gli Overdrive si prendono un mese di pausa per ricaricare le pile. Si inizia a pensare all’ album. La zona in cui vivono i cinque è, per così dire, carente riguardo a studi di registrazione; o di basso livello oppure troppo costosi per loro e comunque senza la garanzia di un risultato brillante. La fortuna inizia a girare dalla parte della band, quando il 22 settembre 2007 sono chiamati a suonare ad una grande manifestazione nella cittadina di Francesco, Pontedera: il fonico di quella serata è un personaggio di tutto rispetto della scena musicale alternativa, ovvero Federico Pedichini alias Freddy Delirio, conosciuto soprattutto in quanto tastierista dei Death SS, storico gruppo metal di fama internazionale. Freddy racconta ai cinque come già da molti anni sia anche proprietario di uno studio di registrazione, e di come nel corso degli anni abbia lavorato con gli artisti più disparati. L’ esibizione live dei ragazzi entusiasma Freddy, che vede in loro delle grandi potenzialità : è questo il motivo per il quale poco più di un mese dopo si apriranno agli Overdrive le porte del FP Recording Studio di Freddy. La dea bendata aiuta quindi nuovamente i nostri, che però adesso hanno solo poco più di un mese di tempo per ultimare arrangiamenti e stesura dei nuovi brani prima di entrare in studio. Francesco ha da qualche tempo il desiderio di dare un suono più incisivo alla band, sentendo la mancanza di brani più taglienti rispetto a quelle che erano le composizioni precedenti. L’ idea infatti era quella di arrivare ad avere un disco più eterogeneo possibile, che racchiudesse quanto meno gran parte delle influenze musicali dei vari componenti della band, e proprio a questo fine Francesco scrive “Infesta” e “T.f.m”, canzoni accolte a braccia aperte dalla band che sente di aver trovato il suono che stava cercando. Manca una settimana alla prima sessione di registrazione, quando Francesco, Luciano e Federico iniziano a pensare di sacrificare uno dei vecchi brani per dare spazio ad una nuova canzone, più in linea con gli ultimi pezzi scritti. Scrivere da zero una nuova canzone stte giorni prima di iniziare le registrazioni sembra una follia, ma la maggioranza dei componenti è d’ accordo e riesce a convincere anche Asu e Sciuto, in principio più scettici; concorde con la band Francesco si prende l’ onere di scrivere la canzone in due giorni, e dedicare i cinque restanti all’ arrangiamento di questa insieme a tutto il gruppo. Nasce così “Sintetica”, una delle composizioni più riuscite degli Overdrive fino al punto di sceglierla come brano di apertura dell’ album. Iniziano i due mesi di registrazioni con Freddy Delirio, il quale offre ai cinque la possibilità e la disponibilità per un lavoro di ottimo livello. Vengono incise le sette canzoni composte dalla band dal maggio precedente con l’ aggiunta de “Il Tuo Niente” (già presente nel precedente Ep), “Welcome Back Home” e “Heisenberg” , ultima canzone scritta da Francesco ai tempi dei Blackout. La collaborazione con Freddy funziona nel migliore dei modi, ottenendo il risultato sperato dalla band. Nasce così “Cronache di un Istante”, il primo disco degli Overdrive. www.myspace.com/overdriveitalia

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