Fra il 1976 e il 1981, Gian Piero Alloisio ha lavorato a stretto contatto con Francesco Guccini: è stato frontman dell’Assemblea Musicale Teatrale, il gruppo che apriva i suoi affollatissimi concerti, e ha scritto canzoni che il cantautore bolognese ha poi interpretato come Venezia e Dovevo fare del cinema e, scritte insieme, Gulliver e Poveri bimbi di Milano. Guccini, da parte sua, ha scritto canzoni per Gian Piero Alloisio (Lager, Bisanzio, Parole) ed è stato suo editore musicale, discografico e produttore.
Questa intensa attività artistica si è svolta negli anni - creativi, plurali, caotici - in cui la canzone colta dominava le classifiche discografiche e, per la prima volta dagli anni del boom economico, esplodeva in Italia la disoccupazione giovanile.
Anni in cui Gaber, Luporini, Guccini e Alloisio collaborarono a un unico progetto di teatro-canzone: Ultimi viaggi di Gulliver. Anni interessanti e terribili in cui le Mafie inondarono i movimenti giovanili di eroina e il terrorismo sparò a zero sulle utopie del ’68. Anni in cui per milioni di giovani le parole delle canzoni erano la zattera su cui attraversare la storia collettiva e personale.
Dall’altezza, non solo artistica ma anche fisica, del Maestrone (così i suoi musicisti chiamano Guccini) Alloisio prova a dare un’occhiata alla nostra storia passata e presente.
Accanto a Gian Piero Alloisio, un musicista testimone di quell’avventura: il chitarrista Gianni Martini. Insieme ricorderanno anche l’amico Claudio Lolli, cantautore-poeta scomparso recentemente.