«Un giorno una saggia vecchietta tailandese mi ha preso da parte e mi ha detto: “ti dimentichi di respirare e di stare bene: hai la faccia di chi si preoccupa per tutto, per tutti, come se fossi sempre chiusa in un ufficio anche quando sei in vacanza. Su un palcoscenico della vita, ricordati di respirare, di spogliarti da ciò che è superfluo, di ballare secondo le uniche regole che dettano il tuo istinto e il tuo cuore”. Così sono tornata a casa, ho fatto un bel respiro e mi è magicamente comparso un mantra liberatorio nella testa, che poi è diventato il ritornello di questo brano. Che questa canzone sia un post-it, un promemoria e un inno allo stare bene con se stessi, per me e per chi la ascolterà.»