Dynora Springs I DYNORA SPRINGS nascono a Jesi (AN) nell’estate ‘97 sulle ceneri di una passata esperienza, con una line-up che vede Giampaolo Pieroni (classe ‘76) alla batteria, Marco Giuliani (classe ‘79) al basso, Andrea Carbonari (classe ‘80) alla chitarra e Jonathan Iencinella (classe ‘77) alla chitarra e alla voce. Fin da subito smettono i panni della cover band per dedicarsi esclusivamente alla produzione di brani propri, produzione che inizialmente risulta influenzata in particolar modo dal sound dei KYUSS e del cosiddetto “Stoner (desert)-rock”. Ben presto tra le loro influenze rientrano anche nomi come SOUNDGARDEN, PRIMUS, TOOL HELMET, RAGE AGAINST THE MACHINE, KORN, ma la tendenza è comunque quella a non fossilizzarsi in nessun genere prestabilito e a non chiudersi nel clichè della band epigone dei grandi gruppi d’oltreoceano. Da ciò risultava un hard rock d’impatto e psichedelico con punte hardcore e crossover, hard rock che, pur nella costante citazione seventies, presentava comunque un sound attuale e personale. Con queste premesse e grazie alla vittoria riportata ad uno dei grandi concorsi locali, il quartetto ottiene nell’ottobre ‘98 un passaggio televisivo ad HELP, trasmissione condotta da RED RONNIE su TMC2 e nel gennaio ‘99 registra il suo primo demo, contenente 9 brani, distribuito dal comune di Osimo (AN). Il demo viene recensito dalla rivista MUSIC CLUB che scrive “[…] questo demo è un concentrato di prodezze psico-rock dove la voce cavernosa e la chitarra dai colori malati si sposano ad una sezione ritmica di bella sicurezza. […] una miscela compatta, immediatamente trascinante e anche ben organizzata dal punto di vista formale che mette in fila una serie di brani “luridi” per codice genetico, sbloccati per scelta e vocazione.” Il mensile ROCKERILLA lo elegge demo del mese scrivendo “hard blues al limite dello stoner, suonato con intensità e capacità non comunissime […] fondono vortici di psichedelìa acida con giroscopi elettrici, per trascinarci in un viaggio dalle conseguenze estetiche molto interessanti […] un suono attrattivo a tutto tondo, ben contento di sporcarsi le mani con distorsioni e accelerate soniche pur di comunicare la propria fierezza espressiva” La fanzine GARDENIA inoltre parla di buon livello delle canzoni e di psychorock dalle situazioni inusuali. Si apre per i DYNORA SPRINGS una stagione live che nel corso della prima metà del 2000 li vede protagonisti di date a Siena, S. Marino, Ferrara, Varese, Bologna, oltre che nei principali centri sociali della provincia di Ancona. Sotto il profilo creativo è questo un periodo in cui il gruppo vive un momento di passaggio, caratterizzato dall’affiancarsi della lezione dei fiorentini DE GLAEN alle influenze degli inizi e dal progressivo abbandono di strutture composite in forma di lunghe suite (a cui spesso la band aveva attinto al suo esordio), in favore di formati sempre più brevi e compressi. Una situazione, questa, ben fotografata dal loro secondo demo (autoprodotto), contenente 8 brani, che ha visto la luce nel gennaio 2001. Nello stesso mese la firma del contratto con la SKANTINATO s.n.c. (che cura il management delle loro attività live) fa riaprire al gruppo una nuova stagione di concerti esibendosi al “Mamamia” di Senigallia (AN) come supporto ai LINEA 77. Dall’autunno 2000, acquista una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, si è fatta sempre più pressante per i DYNORA SPRINGS l’esigenza di fuoriuscire dagli stilemi dell’hard rock puro. A questa necessità ha fatto seguito un loro avvicinamento alla new wave e a gruppi come PERE UBU, FUGAZI, SLINT, alla ricerca di un sound più maturo e originale. A ciò corrisponde sul piano compositivo una sempre maggiore coralità che dà luogo ad una scrittura free, mediante la quale le canzoni non nascono a tavolino, ma si sviluppano da un’idea originaria nel momento in cui vengono suonate in sala prove. In compenso, se da una parte vi è più spazio per la fantasia, dall’altra c’è una forte tensione dei brani verso una forma-canzone più canonica rispetto al passato. Scopo principale del gruppo è sempre più quello di maturare un’espressività del tutto personale, lontana da qualsiasi virtuosismo o senzazionalismo e a questa maturazione tiene fede anche la scelta di comporre i testi rigorosamente in italiano. Da tutto ciò scaturisce una miscela di forte impatto che potrebbe essere definita “psichedelìa nervosa”, una musica fatta di idee, non di clichè, un rock sporco e sincero che oltrepassa i confini di genere e che intende rivolgersi a tutti, non solamente a seguaci di nicchia. Contatti Management e booking: Skantinato (tel. 071/7304164)