Brutal è uno dei dischi più freschi che vi possa capitare di ascoltare in questi mesi. Camilla Sparksss è il progetto personale della songwriter, cantante, musicista e visual artist Barbara Lehnoff, già metà del duo svizzero-canadese Peter Kernel completato da Aris Bassetti, qui comunque coinvolto nella produzione, oltre che di supporto in fase di scrittura e registrazione. Ecco, i Peter Kernel nei giri italiani sono sempre stati sottovaluti o quantomeno non valutati adeguatamente rispetto al loro talento: la loro musica, sviluppata attraverso quattro dischi di studio, compreso l’ultimo ed eccellente The Size Of The Night dello scorso anno, è un ottovolante emotivo di contrasti, imprevedibile nelle sue irrequietudini strutturali ma al tempo steso ricca di numerosi dettagli di arrangiamento.
Dall’art-rock della casa-madre, Camilla Sparksss – al secondo album dopo For You The Wild del 2014 – volge la sua attitudine sperimentale in una direzione maggiormente synthpop, per quanto i generi toccati siano molteplici, in un’ottica così personale da far sembrare superfluo ogni termine di paragone (forse, nomineremmo The Fiery Furnaces a paradossale conferma di un’inclassificabilità spontaneamente eccentrica). La voce è in questo caso soltanto quella della protagonista, che passa con modi repentini dalla carezza allo schiaffo secco. Tutto risulta a suo modo brillante, dai languori digitali di Forget alla stratificata tarantella moderna Are You OK?, sino all’invettiva dance-punk su percussioni tribali del primo singolo Womanized (Britney Spears, Womanizer, chi?, cosa?).