BUFFALO DAUGHTER, New Rock (Grand Royal) Funk Bricolage: ecco come qualcuno si è divertito a definire la musica di Luscious Jackson, Butter 08, Pizzicato Five, Cibo Matto e compagnia danzante. Praticamente prendete il gusto per il modernariato degli Stereolab, tenetene le sonorità sixties e il pop ye-ye, ma buttate via le grevità krautrock e sosituitele con vivaci ma minimali ritmiche jungle o funk. Il tutto va condito con una grafica da fumetto anni sessanta (vero Dimitri From Paris?) e con un gusto per il non-sense ed il kitsch che fanno tanto Breakfast at Tiffany's. Ecco più o meno svelata la formula che sta dietro la proposta di questi Buffalo Daughter, ultimo arrivo in casa Grand Royal (l'etichetta dei Beastie Boys è la chioccia del Bricolage Funk, avendo sotto contratto anche Luscious Jackson e Butter 08). Anche loro giapponesi (i cittadini del Sol Levante sembrano esser stati tutti folgorati sull'asse Parigi-Roma circa 1962), i Buffalo Daughter sono ora musicalmente di casa a New York, a testimonianza del fatto che tra Tokyo e la Grande Mela gli scambi musicali si stanno facendo sempre più frequenti e fruttuosi. Prima di firmare per la Grand Royal avevano già licenziato due albums in madrepatria che li avevano fatti conoscere come un collettivo di artisti dediti alle attività più disparate (jingles pubblicitari, video games, CD-ROM, etc.). New Rock è il loro primo lavoro sulla lunga distanza per l'etichetta di New York (prima era venuto il singolo "Legend of the Yellow Buffalo") ed è un patchwork di raffinatissima fattura, godibile, divertente anche se privo del brio dei Pizzicato Five e della "profondità" dei grooves delle Luscious Jackson. Niente male, però io torno ad ascoltarmi Tetrafied delle Bush Tetras.