Anais Drago - violini, voce, composizioni
Un solo violino per un’infinità di suggestioni musicali, in un percorso che dà il nome al suo nuovo disco, ‘’Solitudo’’, e che unisce due anime: la dimensione elettronica del tema ‘’Da Erik Satie a Frank Zappa’’ in cui prevale l’arrangiamento, e quella acustica di ‘’Exodus’’, basata sull’improvvisazione. L’utilizzo di una pedaliera multieffetto e di una loop-station regalano una versione insolita del violino, strumento solista e melodico per tradizione, che si sdoppia e moltiplica in echi diversi. Una ‘’solitudine’’ che diventa così parecchio affollata di spunti, sfumature emotive e riferimenti anche letterari.
L’originalità del progetto della Drago l’ha portata tra i vincitori di Nuova Generazione Jazz, iniziativa di I-Jazz (associazione di festival italiani) nata per promuovere giovani musicisti a livello nazionale e internazionale.
Solitudo è perciò il nome del progetto in solo - e dell’omonimo disco - in cui confluiscono gli esperimenti e le esperienze raccolte a partire dal 2018: l’utilizzo di strumentazione elettronica (pedaliera multieffetto e loop-station) per ampliare le sonorità timbriche di uno strumento tradizionalmente melodico e solistico e portarlo a ricoprire una serie di ruoli meno consoni, dalla costruzione ritmica a quella armonica;
l’esplorazione timbrica sullo strumento nella sua natura acustica e naturale; la frammentazione e la de-costruzione di materiale preesistente; la ricerca di atmosfere musicali suggestive ed intime;
l’improvvisazione più libera ed estemporanea ed al contempo la ricerca di forme e strutture complesse su cui a sua volta si impone un’improvvisazione più tradizionalmente jazzistica. Tutti questi elementi sono, nel primo lavoro discografico in solo di Anais Drago, a servizio di una tematica ampia e dalle mille sfaccettature, quella della solitudine, che si declina su più livelli psicologici e sociali, i cui spunti sono
spesso da ricercarsi in testi letterari e nella società contemporanea.