Il titolo gioca foneticamente con la parola "Incinerate", ma assume il significato di "In the sinner's hate", riflettendo le tematiche cupe e introspettive che permeano l’intero lavoro. In questa nuova fatica, la band esplora concetti come violenza, monotonia, solitudine, alienazione, rispettabilità e difficoltà, senza tralasciare argomenti più ampi come guerra, inquinamento e isolamento sociale, affrontandoli nella loro forma più viscerale.
Pur mantenendo il taglio claustrofobico, minimale e massiccio che da sempre caratterizza il sound dei SUDDEN DEATH, il nuovo materiale si spinge verso direzioni più intricate e articolate. Il death metal della band si distingue per un approccio moderno, pur conservando chiari richiami alla vecchia scuola di Cannibal Corpse e Sinister. Le chitarre si intrecciano costantemente, alternando riff differenti ma armonizzati tra loro, per poi riconvergere in un’unica e potente linea sonora, dando vita a un’esperienza d’ascolto complessa e dinamica.