THE PROCLAIMERS Persevere In un mondo ormai affollato a dismisura di hype momentanei e dischi inconsistenti, è un piacere imbattersi nel nome di qualche vecchio amico che torna come per magia dal passato. Portavoce dell'ondata folk-pop scozzese degli anni '80 (e quindi fratelli maggiori di Belle & Sebastian e compagnia bella...) i Proclaimers mancavano all'appello dal 1994, anno in cui "Hit The Highway" sembrò porre fine alla loro breve ma intensa parabola artistica. Scelta la non facile strada dell'indipendenza che li ha portati a passare dalla miliardaria Chrysalis alla home label che condivide il nome con l'album (mutuato a sua volta da un motto dei pescatori di Leith presso Edimburgo), i fratelli Reid tornano a sorpresa nel nuovo millennio con un disco dal sapore antico e genuino, che li vede nuovamente alle prese con il pop tinto di malinconia che li fece conoscere al grande pubblico una quindicina d'anni fa. Ora orgogliosi portabandiera della cultura scozzese ("Scotland's Story", Everybody's A Victim") ora più intimistici ("Act Of Remembrance") ma sempre caratterizzati da un songwriting diretto e senza orpelli, i Proclaimers ci conducono nel loro mondo con un dispiego strumentale che mescola le tradizionali alchimie vocali alla Everly Brothers ad innesti di violino e fisarmonica che richiamano l'antico folk scozzese. Per un risultato che fugge ogni rischio di calligrafismo e ci restituisce il piacere di ascoltare un disco dalla poetica estremamente semplice ma non per questo meno affascinante.