THE NEW PORNOGRAPHERS Mass Romantic (Matador)   Quest’album è uscito nel 2000, ma la Matador ha ben pensato di rilevarlo dalla casa discografica originale, la Mint, e ristamparlo quest’anno. Si tratta infatti di un vero e proprio supergruppo composto da artisti provenienti dall’underground canadese: Carl Newman (già negli Zumpano e nei Superconductor), Dan Bejar, Neko Case (una famosa cantautrice country), John Collins (degli Evaporators), Kurt Dahle (che ha suonato nei Limbfliter) e il noto regista (indovinate di che genere di film?) Blaine Thurier. Nomi che ai più non diranno granchè, ma che richiameranno invece alla memoria agli addetti ai lavori, soprattutto d’oltreoceano, vecchie glorie e, perché no, vecchi eccessi del sottobosco musicale. Ma che musica fa questa apparente accozzaglia di musicisti? I diversi background di ognuno di loro, seppure a prima vista posso sembrare inconciliabili, si amalgamano alla perfezione generando un rock assolutamente d’impatto e orecchiabile. Una colonna sonora ideale, per capirci, di una gita in macchina (soprattutto se in un certo genere di macchina) con gli amici, sregolata e piena di eccessi. Ascoltate episodi come “The Slow Descendt into Alcholism”, “The Body Says No” e “Breaking the Law” (già dai titoli capite qualcosina, vero?), e vi verrà una voglia irrefrenabile di organizzare un folle tour senza limiti (magari per le strade infinite degli States) appositamente allo scopo di spararvi a tutto volume questo disco nello stereo! THE NEW PORNOGRAPHERS The New Pornographers - Mass Romantic (****) Val la pena di parlare di quest'album, distribuito solo ora in Europa, anche se non è roba fresca; è stato pubblicato un anno fa in Canada da una piccola etichetta e si è guadagnato una fila di lusinghieri apprezzamenti fra cui l'okay del guru ottimo massimo del rock americano, Greil Marcus. I Pornografi sono un gruppo occasionale, forse un supergruppo occasionale, come ci dicono, se conoscessimo gli Zumpano e i Destroyer da cui i leader derivano. Canadesi comunque, votati fino a ieri a un rock acido graffiante e qui clamorosamente convertiti a un power pop baldanzoso e divertente, che soffia forte nelle vene del ritmo a ogni canzone e si perde con gusto in un tripudio di ritornelli orecchiabili e di ingegnose armonie vocali anni Sessanta. Il riferimento che a tutti viene spontaneo è quello dei Cheap Trick , nel senso di un pop rock anni Ottanta schietto e scanzonato; ma a ben ascoltare si possono trovare derivazioni anche più nobili, dalle manipolazioni «wall of sound» di Phil Spector ai Beach Boys e, perché no?, ai giovani e insolenti They Might Be Giants. Le canzoni più belle sembrano Mass Romantic, Jackie e Letter From The Occupant, cantate dall'acido Dan Bejar o dalla chioccia Neko Case, piccolo culto della scena alt country. Un bel progetto a cui ha contribuito, senza volerlo, anche il telepredicatore Jimmy Swaggart. A lui si sono ispirati i ragazzi per la sigla, ricordando quella sua pillola di saggezza secondo cui «la musica è la nuova pornografia». (riccardo bertoncelli)