COOPER DO YOU KNOW NOT KONKURREL PLUNK SWELL GAP RECORDS La migliore definizione che si può concepire per la musica di Plunk e Cooper, due ottime bands olandesi al loro esordio sulla lunga durata, è contenuta nel press kit che accompagna il cd di questi ultimi. Il suono dei Cooper è descritto come ' melodico, spigoloso, affilato come un coltello, moderno, chitarristico con armonie vocali in cui tutti i menbri del gruppo cantano la propria parte: in una parola la musica che oggi viene chiamata alternative underground'. Musica Punk nello spirito, fondamentalmente, anche se fortemente influenzata del pop, dal folk ( nel caso dei Plunk ) o dall' assalto hard rock modernista degli Helmet ( vedi Cooper ). In poche parole la musica che oggi suonano bands come Scrawl, Superchunk, Tsunami, Hazel e Sebadoh, tutti gruppi legati a case indipendenti ( per il momento ): è forse per questo che qualcuno ha definito questo suono Alternative Underground, ma con i tempi che corrono ciò che era underground ieri rischia di diventare mainstream oggi e viceversa ( vedi Green Day e tutta la faccenda del cosiddetto Punk Revival )e quindi sarebbe meglio non identificare un particolare genere musicale con l'underground visto anche che gran parte dei criteri estetici che classificavano una band od un artista in all'interno di un ambito od un altro ieri ( alias, negli anni ottanta), sembano oggi abbondantemente saltati in aria. Grande è la confusione sotto il cielo (e questo sarebbe un bene se di mezzo non ci fosse il grande business) . Ogni considerazione sullo 'stato delle cose' a parte, bisogna comunque dire che i lavori di questi dutch kids sono di tutto rispetto e lasciano presagire che i nomi di Cooper e Plunk si andranno ad aggiungere a quelli di Bettie Serveert e Urban Dance Squad nel novero delle sorprese positive che l' Olanda ha regalato al circo dell'indie rock. Più aggressivi e compatti dei connazionali Plunk, i Cooper di 'Do You Know Not' colpiscono soprattutto per la varietà di influenze che il loro suono denota (primi Helmet, Lemonheads e Fugazi). Riff compatti, ritmiche concitate ma precise, grandi stacchi e improvvise aperture melodiche fanno di 'Do You Know Not'( 34 minuti di durata complessiva) una delle migliori uscite di questa prima parte dell'anno. I Plunk privilegiano invece atmosfere decisamente pop che alla lunga possono anche risultare tediose data anche la durata del loro 'Swell' ( 65 minuti ). In ogni caso il quartetto olandese riesce sempre a mantenersi sempre su livelli superiori alla maggior parte delle produzioni indie pop del momento (se avete sentito l'ultimo di Juliana Hatfield o, che so, degli Stone Roses, capirete a cosa faccio riferimento).