PLASTIKMAN dj set (techno, Plus 8, Detroit USA). Inglese di nascita ma trasferitosi con la famiglia in Canada all'età di dieci anni, Richie Hawtin aka Plastikman, è un nome tra i più brillanti della scena techno oltreoceano insieme a Jeff Mills e pochi altri. Dopo gli acclamati Sheet One e Muzik e dopo la serie di 12 pollici di techno minimale altamente stilizzata e avanti coi tempi, recentemente ristampata in unico cd dal titolo 'Concept 1-96' e oggetto tra l'altro di una rivisitazione da parte del tedesco Thomas Brinkmann nelle sue ormai celebri 'Variations', il musicista approda verso la metà del 98 al suo capolavoro: 'Consumed'. 'Consumed' è uno splendido disco di tendenza, a partire dalla copertina in elegante digipack nero con fessura centrale che apre su un profondo ed intenso monocromo blu, come le sculture minimali dell'artista Anish Kapoor, cui peraltro questo disco s'ispira. Ma è soprattutto un disco che sa spingersi oltre la soglia percettiva della minimal techno e degli standard rarefatti di casa Chain Reaction. 'Consumed' contiene ancora più spazio, dissolvenze, decelerazioni, sottili implosioni di quanto non sia dato sentire ad un primo ascolto. Plastikman agisce per sottrazione, svuotando la materia sonora di ogni ornamento, ma lasciando intatta la dinamica potente dei suoi beatings ipnotici. E qui meglio che altrove si coglie il presagio di una musica ancora da venire, una musica forse libera e fluida che nasce dalla consunzione del presente e passato tecnologico per essere infine assorbita nell'attesa di futuro e nella sua “estetica dell assenza”.