PILLOW A murato la seconda apparizione dal vivo per il progetto Pillow ovvero Luca Di Mira dei Giardini di Mirò, che ha appena pubblicato l'acclamato esordio per 2nd records. Il disco si compone di una serie di malinconiche ballate con spruzzi di elettronica calda e autunnale. Un po' come prendere un tisana lisergica nel bel mezzo di un pomeriggio di dicembre. Bevono la stessa tisana alcuni graditi ospiti ( Finn, Populous, Lorenzo Lanzi, Corrado-GDM, Matilde degli Studio Davoli etc) quanto meno per non lasciare Pillow a recitare un soliloquio acido. Dal vivo Luca suona tastiere, laptop, chitarra e una rudimentale batteria. é accompagnato al basso da Mirko Venturelli (anche lui dei Giardini di Mirò) e dalla voce femminile di Jacqueline Tune. Meglio conosciuto come il tastierista del rinomato gruppo post rock Giardini di Mirò, che hanno lasciato a bocca aperta sia i fan che gli scettici con le loro formidabili long sessions e le loro intense e toccanti performance live, Luca Di Mira presenta adesso il suo primo album solista, "Flowing Seasons". L'album non condivide nulla con il sound della band originale, se non una tendenza alla profonda melanconia, e rivela il prodigioso talento compositivo di Di Mira. La prima traccia “Song For Beginning”, un pezzo pop che si schiude gradatamente sostenuto dai seducenti ritmi dello specialista dell'elettro pop Populous, suggerisce già la direzione generale che l'album si propone di seguire. Mentre la canzone ci lascia col continuo sospetto che ogni singolo suono cerchi di sfuggir via, l'impressione e ' rafforzata da “Cut-Out-And-Keep Quarrels”, dove il fragile cantato di Patrick Zimmer (finn) è quasi soffocato dal suono rarefatto delle chitarre acustiche - un lungo, singolarmente crepuscolare pezzo quasi impercettibilmente attenuato dal mormorio di un vecchio organo. Questa generale sensazione sembra riflettere la percezione di Di Mira su l'essenza del pop - di vecchia maniera ma allo stesso tempo piacevole, elegante, lontano dagli stantii schemi tradizionali. Lo strumentale “In Deep Sea” potrebbe, per esempio iniziare con un Jarrettiano accordo di piano seguito da fragorosi frammenti sonori, ma Di Mira muta il languido abbozzo in un affascinante e distorto progetto, mentre, “Mixologist & Waifs”, cresce gradualmente nella migliore tradizione Shoegaze, srotolando un caldo tappeto di archi e fruscii ambient, inusuale contributo dell'artista amburghese Christophe Stoll (Nitrada) di 2nd rec. Le dinamiche costruite da Di Mira - senza mai deviare dai suoi improvvisi silenzi - sono toccanti: nelle sue composizioni melodie grondanti luce sorgono dal nulla, da crepitii e suoni serpeggianti culminando nella traccia più pop dell'album, “Thick Skin”, interpretata dalle ipnotizzanti armonie della cantante Jacqueline Tune. E' il contrasto tra il rifiuto di tangibilità, tra sezioni in cui le tracce sembrano evaporare e le melodie orecchiabili che rendono “Flowing Seasons” un album sinceramente splendido. E per finire, e' con “With the Passing of the Seasons” - un pezzo di quasi 7 minuti, arrangiato fantasiosamente con violoncello, violino e clarinetto - che Di Mira dimostra il vero talento e l'accuratezza che ha investito in questo impressionante capolavoro. sito dell'artista: http://www.pillow.it