PIETASTERS Ovvero come crescere con un'educazione punkrock, sviluppando l'amore per la musica nera attraverso il recupero dello ska, ma non si ferma e risale la corrente del reggae e del soul, fino al r&b, proponendo infine una miscela di suoni incandescenti alle nuove generazioni del punk e affini. Da Washington DC alla conquista del mondo. Stile a profusione, instancabili tournèe a confrontarsi con Brian Setzer piuttosto che con i Lagwagon, nella scia dei Mighty Mighty Bosstones e dei Cherry Poppin' Daddies, ma con una capacità di evoluzione assolutamente superiore. Grazie al lavoro in studio con Brett Gurewitz, i Pietasters hanno saputo rendere fruibile anche su disco quel patrimonio di gusto per il groove espresso in concerti capaci a mettere di buon umore anche un pubblico di dark incazzati... Questa la storia fino a "Willis" -eccezionale- e il successivo "Awesome Mix Cape #6" ancora eccellente. Ma il meglio deve venire, promettono loro. Perchè non credergli?