Nato in un ambiente intriso di musica, sviluppa un timbro da baritono drammatico, specializzandosi all’inizio della sua carriera nella trasposizione in musica dei testi letterari: William Blake con il gruppo di Mike Westbrook, Daniil Kharms e Joseph Brodsky con Simon Nabatov, estratti da “Finnegans Wake” di James Joyce con il suo ensemble. Canta in un album tributo a Jimi Hendrix, cantando i testi in modo esagerato. Tra il 1987 e il 1993 Minton ha girato l'Europa, il Nord America e la Russia con l'ensemble “Oh Moscow” di Lindsay Cooper. Nonostamte la sua carriera sia fortemente legata a questi gruppi – l’Orchestra di Westbrook in testa – Phil Minton è conosciuto moltissimo per il suo lavoro completamente libero, che coinvolge "tecniche estese" che possono essere tanto inquietanti quanto ipnotizzanti. La sua voce spesso include suoni di conati di vomito, rutti, urla e ansimenti, oltre a mormorii, lamenti, pianti e canticchiamenti infantili; ha anche la capacità di distorcere le sue corde vocali per produrre due note contemporaneamente. Spazia da collaborazioni con ensemble di percussioni, in duetto con il pianista Veryan Weston , con Gunter Christmann , con il gruppo Brazz Bros , con il sassofonista Alfred 23 Harth, con il pianista Georg Gräwe. eccetera. Dal 1994 Minton ha avviato il Feral Choir Project , laboratori consistenti nell'improvvisazione di gruppi vocali. Sono rivolti sia a musicisti professionisti che a neofiti come gruppi di adolescenti o carcerati. Questo progetto si è diffuso in tutto il mondo in città come Nantes, Berlino o Tokyo.