PERCY FAITH Lo hanno definito "un campione di dolci violini e ottoni carnivori, in grado di trasformare semplici linee melodiche in orchestrazioni complete in un batter d'occhio". Percy Faith era nato il 7 aprile 1908 a Toronto, in Canada. Negli anni '30 lavorò soprattutto alla radio in Canada e nel 1940 si trasferì negli Usa per lavorare con la NBC. Durante gli anni '50 fu direttore musicale per la Columbia Records, per la quale incise un gran numero di album popolari, soprattutto di musica d'atmosfera. Con Tony Bennett fece dei single da tre milioni di copie vendute e, dal 1950, ebbe anche parecchi successi per conto suo, tra cui 'Cross My Fingers', 'All My Love', 'On Top Of Old Smoky' (con la voce di Burl Ives), 'Delicado', 'Song From The Moulin Rouge' (Where Is Your Heart)', numero 1 nella classifica Usa nel 1953, 'Return To Paradise' (1953) e soprattutto la sua versione del tema del film "Un posto al sole" -l'autore era Max Steiner-, che raggiunse il primo posto nella classifica statunitense e il secondo in quella britannica nel 1960. A Hollywood, sempre negli anni '50, Faith aveva scritto lui stesso musiche per varie pellicole, tra cui "Amami o lasciami" ("Love Me or Leave Me", 1955), un film biografico sulla cantante Ruth Etting, interpretato da Doris Day. Altre colonne sonore da lui firmate negli anni '60 comprendono "Tammy Tell Me True" (1961), "I'd Rather Be Rich" (1964), "Il terzo giorno" (The Third Day", 1965) e "The Oscar" (1966). Per "The Love Godesses" Faith scrisse la canzone dei titoli, con Mack David. Altre sue composizioni sono 'My Heart Cries For You' (con Carl Sigman), che fu un grosso hit per Guy Mitchell, Dinah Shore, Vic Damone e altri nel 1951. Tra i suoi album da ricordare non poteva mancare un titolo come "Themes For Young Lovers" (1962). Nel 1950 aveva affermato che il suo scopo era di "soddisfare i milioni di devoti di quella piacevole istituzione americana conosciuta come una tranquilla serata a casa, la cui idea di perfetto relax è rappresentata da poltrona, pantofole e buona musica". Secondo Joseph Lanza, il suo "delicato equilibrio tra l'essere troppo ricco e dolce e troppo rauco era sia un dono musicale sia un flagello. Da un lato era il re delle dolci sviolinate, ma dall'altro diventava quasi autoparodistico quando la sua reputazione ne rimaneva troppo invischiata". Sicuramente uno dei boss dell'easy listening, è morto il 9 febbraio 1976 a Encino, in California.