PAPIERS COLLES Papiers Collés è un progetto artistico nato nel 2004 con l'intento di fare convivere estetiche differenti e cronologicamente distanti nel tempo. Il gruppo è composto da Lorenzo Commisso (laptop audio), Stefano Giust (batteria), Alan De Cecco (laptop video). I Papiers Collés trasformano frammenti di musica classica in composizioni nuove e irriconoscibili, anagrammi musicali che rappresentano un'interessante riflessione sulle potenzialità del suono. Azione (batteria) e staticità (digital sound) si contrappongono nella performance, come anche le culture da cui provengono, musica di improvvisazione contemporanea ed elettronica. Il progetto usa con estrema libertà elementi estetici differenti al fine di mettere in discussione le abitudini concettuali del senso comune, giocando su cosa è reale e cosa non lo è, cercando di sottolineare le varie sfumature e possibilità di riflessione dataci dalla riproducibilità tecnica che caratterizza il nostro fruire artistico contemporaneo. Hanno tenuto performance in gallerie d'arte contemporanea come la Neon/Campobase di Bologna; nelle Università come l'Accademia di Belle Arti di Bologna; in rassegne d'arte come in Villa Manin Centro d'Arte Contemporanea; in festivals di musiche sperimentali come Variazioni; in centri sociali. Questo progetto è stato segnalato ed esposto al Premio Nazionale delle Arti Multimediali 2005 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca / Dipartimento per l'Università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica, e per la ricerca scientifica e tecnologica. Lorenzo Commisso è nato a Pordenone nel 1978, vive e lavora tra Bologna e Udine. La sua ricerca si sviluppa attraverso media diversi: video, fotografia, installazione e sperimentazione sonora. Collabora a progetti paralleli tra cui: Cosmesi, Avvisaglie di un cedimento strutturale con l'artista Nicola Toffolini, la performer/artista Eva Geatti (Motus, Teatrino Clandestino, Masque), 2 in Q con Stefano Paron, OK.NO (performance live media con Nicola Mariani), Il Biondo e il Moro. 110 e lode presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi sul "nulla". Il lavoro di Lorenzo parte dalla realtà come campo d'indagine privilegiato per circoscrivere le nozioni dialettiche di spazio e tempo, la scansione numerica e concettuale dei transiti quotidiani, la mobilità percettiva delle situazioni che l'artista osserva. Meccanici ed ossessivi piani sequenza, azioni puramente mentali che sovvertono le normali coordinate spaziali, dilatano la temporalità dell'immagine all'infinito, rincorrono con un obbiettivo implacabile elementi di ordine casuale che scandiscono la nostra esistenza, reinventando il proprio micro-mondo oggettuale. Un quotidiano alterato dal movimento e fissato all'infinito in un non-tempo (come alla festa del Cappellaio Matto), una simmetria e un rigore geometrico interno come la sola modalità con cui guardare il mondo. Stefano Giusti è nato ad Unterseen in Svizzera nel 1968, vive oggi a Pordenone. Ad oggi ha registrato oltre sessanta albums a suo nome e come co-leader, in ambito improvvisativo, avant-jazz e di musica elettronica. Come batterista ha suonato con numerosi musicisti, tra cui Dominik Gawara, Daniele Pagliero, Roy Paci, Fred Casadei, Sakis Papadimitriou, Giorgia Sylleou, Gianni Gebbia, Carlo Actis Dato, Luc Ex, Jacopo Andreini, Luca e Alessandro Cartolari, Mat Pogo, Giorgio Pacorig, Luigi "Lullo" Mosso, Sergio Fedele, Vito Maria Laforgia, Giuseppe Mariani, Andrej Bako, Karen O'Brien, Gareth Mitchell, Andy Diagram, Michel Le Maigne, Edoardo Ricci, Stefano Bartolini, Gianni Lenoci, Marcello Magliocchi, Roberto Ottaviano, Domenico Caliri, Claudia Cancellotti, Xabier Iriondo... Suona in festivals di musica improvvisata come l'Italian Jazz Rebels di Bologna e Fonomanie, al Teatro Abeliano di Bari. Suona in rassegne d'arte contemporanea tra cui la 48ma Biennale di Venezia e la Biennale Internazionale Arte Giovane di Torino 2002. Con varie formazioni di musica improvvisata suona regolarmente in concerto in tutta Italia e all'estero. È compositore di musiche creative ed elettroniche. Sue musiche sono state utilizzate dal regista sperimentale Giovanni Andreotta e per videoinstallazioni di Gorazd Krnc, Toni Mestrovic, Alessandro Amaducci, Sammlerfamilie/Filoart, Tullio De Gennaro, Renzo Cevro-Vukovic, Lorenzo Commisso. Nel 1993 fonda Setola di Maiale-musiche non convenzionali ( www.setoladimaiale.net ), un network/catalogo underground di musicisti d'avanguardia, in prevalenza italiani, che ad oggi ha prodotto oltre cento dischi e coinvolto altrattanti musicisti. Ha organizzato festivals di musiche creative contemporanee legate a Setola di Maiale (1997, 1998, 2003). Alan De Cecco è nato a Cervignano del Friuli nel 1978, vive e lavora a Milano. Designer, graphic designer, video maker e noto writer d'avanguardia con il nome Sodagraphx. Ha esposto i propri lavori in varie mostre, dipinge dal vivo in molte rassegne e ha collaborato negli anni con numerosi artisti visivi e musicisti elettronici in ambiti audio-video. Il suo lavoro visivo è circoscrivibile al minimalismo. http://www.setoladimaiale.net