Formazione, approccio e metodologia sono gli stessi. L’ormai trio Moin formato da Tom Halstead, Joe Andrews e Valentina Magaletti, arriva senza preavviso e pubblica You Never End, nuovo capitolo di una fosca quanto tesa discografia che incrocia post-rock, post-hc e alternative di stampo ’90 a sporadici inserti spoken word.Già in sede di recensione del precedente Paste, pubblicato nel 2022, emergeva la capacità del gruppo di costruire scheletri ed ectoplasmi di un passato che guarda inequivocabilmente al futuro, esplorando nuove connessioni. Queste, nella nuova prova, prendono forma attraverso quattro vocalist d’eccezione: Olan Monk, james K, Coby Sey e Sophia Al-Maria, l’artista e filmmaker nota per aver coniato il termine ‘Gulf Futurism’. Ciascuno porta un tocco distintivo alle enigmatiche e essenziali trame della band, talvolta essenzialmente chitarristiche, altre volte arricchite da conturbanti loop e calibrati effetti elettronici.