Hadj Brahim Khaled, classe 1960, gode di grande fama in patria ed all’estero grazie ad album di successo mondiale. Nato in Algeria ma trasferitosi presto in Francia, Khaled è l’indiscusso re del raï, uno dei generi più importanti del folk arabo. Le sue radici affondano nella musica popolare egiziana, spagnola, francese influenzato inoltre da artisti contemporanei come James Brown e i Beatles. A partire dal 1992 Khaled abbandona il prefisso Cheb ( giovane) e conquista con l’album omonimo il successo mondiale con la canzone “Didi”, abile fusione di tradizione araba e pop europeo. Grazie a brani come questo, il confronto tra raï e gli altri stili musicali diventa terreno di contaminazione fertile e creativa. La musica raï, proibita in Algeria fino al 1985, appartiene ormai alla tradizione delle nuove generazioni maghrebine ed ha trovato credito presso tutti i giovani algerini e gli emigrati che l'hanno diffusa in tutto il mondo arabo e soprattutto a Parigi. Con la sua fusione di funk, reggae e musica araba, Khaled ha guidato la trasformazione del raï da genere locale a tendenza mondiale, conquistando il ruolo di interprete di punta della “world music”.