KEN HISHII Flatspin Ken Hishii e un perfetto prodotto del suo paese. Se il Giappone ci sembra iperattivo, cronometrico, futuribile e continuamente alla ricerca di un "post", Ken Hishii potrebbe essere il suo suono: tagliente e poetico. Proprio come Akira disegnato da Kouji Morimoto, che ha realizzato anche il video di Extra, singolo grazie al quale Ken Hishii è arrivato sulla scena mondiale. Era il 1995 ed il suono del neonato produttore giapponese non stava comodo nella techno, ma neanche nell'ambient. Era un mix poco rassicurante fra esotica e profonda tradizione giapponese e gelida ultratecnologia. Una post techno che l'avrebbe reso il musicista giapponese più riconosciuto al mondo per l'immagine (la Citizen ha creato un orologio con il suo nome in cambio di alcune suonerie) e i suoni. Dopo una carriera zeppa di dischi, esce anche in Europa e America Flatspin: «In Giappone è uscito l'anno scorso insieme al film di cui è la colonna sonora... un action movie di quelli con un tipo duro e tenebroso che salva il mondo combattendo i cattivi. L'ho fatto perché mi interessava arrivare ad un pubblico non specializzato, magari anche a dei bambini». Con parole misurate Ken Hishii snocciola i segreti della sua musica tanto immediata ed universale quanto aliena: «Non mi interessa il pop perché lo sento così lontano da me. Ho imparato la musica attraverso l'esperienza, come ascoltatore e come viaggiatore e inseguo quello che non conosco. In studio mi fermo quando arrivo ad un suono stimolante. Forse un suono che non ho mai sentito da nessun'altra parte». La calda ed imprevedibile risonanza della musica di Ken Hishii ha due elementi distinguibili e fusi: la ricerca del suono ed il suo matrimonio con l'armonia: «Quando sono in studio posso iniziare un pezzo da un rumore di una tastiera, o da una battuta in quattro quarti. A volte suono guardando un cielo meraviglioso ed accade spesso. Non è una delle due parti a trascinare l'altra». Gli occhi al cielo e le mani sulla tastiera di un computer: «Provo continuamente nuovi software e nuove macchine generatrici di suoni. Ora lavoro sulle percussioni. Sono due anni che sto su Pro Tools (un software per produrre musica) e sto iniziando a usarlo totalmente a modo mio.