GORKY'S ZYGOTIC MYNCI E' ben bizzarro il mondo delle majors, se è vero che i Gorky's Zygotic Mynci sono stati scaricati senza tanti complimenti dalla Mercury proprio all'indomani della realizzazione di un album come "Gorky 5", capolavoro assoluto nel panorama pop delle ultime stagioni. Certo è che il gruppo gallese non ha perso tempo, e pur dovendo incassare la defezione del bravo chitarrista e cantante James Lawrence, componente del nucleo originario dei Gorky's, si è subito dato da fare per registrare questa ottima autoproduzione come quartetto. Il ruolo di chitarrista è stato temporaneamente assunto dal batterista Euros Rowlands, l'altro Euros (Childs), oltre alle tastiere ha assunto il compito di cantante solista pressoché in esclusiva, con la conferma del sorella Megan Childs al violino e di Richard James al basso. Il risultato è un dischetto breve ma intenso, dal budget ridotto ma dalla grazia incantevole, annunciato inizialmente in primavera come probabile uscita Beggars Banquet ed oggi finalmente 'sistemato' su Mantra. In definitiva, vicende che avrebbero portato al disfacimento di qualsiasi delle troppe bands cresciute nelle nurseries delle varie multinazionali sembrano solo aver rafforzato la determinazione di musicisti partiti dalla gavetta di un salutare apprendistato underground, nel corso del quale avevano avuto modo di incidere ben tre album per la piccola ed agguerrita Ankst, in quel di Cardiff. "Spanish Dance Troupe" ha un suono sereno e ricco di nuances melodiche, predilige ambientazioni bucoliche e folkloriche, lasciando ben poco spazio alle trame più spigolose ed aggressive talora ordite in passato (con la parziale eccezione di "Poodle Rockin'", che sprizza un intelligente veleno XTC). Le atmosfere speziate di "Hallway", salone di ingresso ad una costruzione sonora brillantemente assortita, aprono la porta su quattordici stanze ricche di magia e di fascino, piccole nella forma e dense di luce e di calore nel contenuto. Certe soluzioni quasi orchestrali, vicine alle melodie zuccherine degli High Llamas, si ricollegano ai momenti più trasognati di "Gorky 5", come nel sortilegio fiabesco di "She Lives On A Mountain" e nel luccichio invernale di "Christmas Eve"; più spesso si insinuano raffinate reinvenzioni di danze popolari, l'agilissima melanconia. Si divertono i Gorky's, e reagiscono con generosità e passione alle condizioni metereologiche avverse: sei album a questo livello, più il florilegio di singoli che si sono già lasciati alle spalle, li collocano definitivamente tra le buone abitudini delle recenti stagioni musicali di oltremanica.