"Giulia ha iniziato a mettere in musica le emozioni che quotidianamente prova, svelando un innato talento per la scrittura e la melodia. E’ così che, assieme a Fabio Dalè e Carlo Frigerio (Yellow Ears Prod.), ha dato vita ad un progetto solista - un lavoro che rispecchia ciò che ha dentro. Dopo mesi di lavoro intenso ecco che i primi frutti cominciano a maturare. 6 tracce che raccontano emozioni profonde, a volte laceranti, 6 cerchi che si chiudono armonicamente attorno al percorso di vita di Giulia, 6 produzioni cesellate minuziosamente da Carlo e Fabio, 6 aloni d'anima, di soul, che dall'elettronica sfociano nel post trip-hop e nel PBR&B. BIOGRAFIA Prima di stare sul palco, Giulia passava dei gran bei pomeriggi su divani mezzi sfondati, da un bar all'altro, dalla sala prove al salotto di un'amica e, in compagnia di tazze di caffè nero bollente, si ascoltava le signore della musica black che dicevano la loro dalle casse dello stereo. Se ne stava zitta zitta mentre una Lauryn Hill appena ventenne cantava con gli altri due Fugees in “The Score”, la stessa voce che, qualche anno dopo, avrebbe raccontato la sua maleducazione in “The miseducation of”. Poi Giulia ha spostato un po' i cuscini del sofà per far spazio a Erykah Badu, innamorandosi di quel mix di soul, hip hop e jazz che ha scoperto di saper cantare anche lei. Così ha lasciato sul tavolino il caffè fumante per salire sul palco prima con gli Asseneutro e il loro funk, poi con il ritmo in levare dei Purple Woods. Risultato: il caffè si è ghiacciato, perché Giulia da allora non ha più mollato il microfono. È andata avanti, tra un live e un altro, strizzando l’occhio alle compagne del salotto dai divani sfondati, a cui ogni tanto partecipava Cat Power, l’unica bianca in mezzo alle signore guidate dall’Imperatrice del blues, Bessie Smith, la cui voce arrivava sporcata ma intensa da vecchi vinili anni Trenta.