The Gibson Brothers Long Way Back Home Sugar Hill/IRD 2004 www.gibsonbrothers.com L'anno passato ci avevano lasciati con Bona Fide, tributo assoluto al bluegrass. Con il nuovo Long Way Back Home i Gibson Brothers firmano il secondo album per la Sugar Hill (e il sesto della carriera), palesando nuovamente ampi riferimenti al genere che li ha resi celebri, ma navigando anche verso lidi apparentemente differenti. Long Way Back Home sembra voler contenere nel medesimo spazio il solito old style campagnolo (la loro etichetta rimarca che i fratelli incidono da prima dell'uscita del celebre O Brother, Where Art Thou? dei Cohen e del conseguente boom di vendite della colonna sonora) e una nuova vena fatta di ballate folk e di un suono acustico meno mirato. E cruciale è proprio il folk: basti pensare che la title track è un classico di Gordon Lightfoot, qui reinterpretato magistralmente dai Gibson. Fra le chicche del disco anche He'd Take Her Back Again, brano countreggiante scritto da Eric Gibson e tributo al Johnny Cash del periodo Sun Records, e Dreams That End Like This, composizione uscita invece dalla penna di Leigh e fortemente influenzata dallo stile di Roy Orbison (impegnativo il lavoro d'atmosfera e quello fatto sulle voci). In questa veste il brano è reso ancor più vecchio, quasi una fotografia ingiallita: il remake è affascinate e suonato con una certa leziosa personalità. Con Long Way Back Home i Gibson Brothers consolidano la loro posizione primaria nel bluegrass contemporaneo, ma in questo caso il loro suono, come detto, apre le porte al folk di Gordon Lightfoot, al country di Johnny Cash, alla drammaticità vocale che caratterizzava lo stile di Orbison e al rock della Band. - SUONANO: 14 GENNAIO '05  PESCARA  LA FABBRICA CASH MONEY - INFO: MANHATTAN AGENCY MANAGEMENT ARTISTS - Maurizio Chiozzo - TEL/FAX 041/5541740 - 340/5473805 - Via F. Corner 15 - 30015 Chioggia (Venezia) - www.manhattanagency.com