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Gian Marco Basta

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"Secondo Basta" il secondo disco del cantattore Gian Marco Basta

ASCOLTA IL DISCO - https://gianmarcobasta.bandcamp.com/album/secondo-basta

 

“Secondo Basta” è il secondo album del cantautore bolognese Gian Marco Basta, uscito per l'etichetta FonoFabrique. Dodici canzoni che raccontano con leggerezza e ironia il “dilemma” del rapporto tra uomo e donna, ma anche quello dell’avidità, della depressione, della mania per il gioco d’azzardo e dell’ambiguità sessuale, il tutto con lo stile unico del “cantattore” bolognese, che attinge nella sua opera tanto dal cantautorato italiano quanto dalla scuola del teatro-canzone.

“Secondo Basta” è il secondo disco del bolognese Gian Marco Basta, in uscita per FonoFabrique e che segue l’esordio “Teatrino di Basta” del 2013. In questo suo nuovo lavoro il “cantattore”, come egli stesso si definisce, continua a raccontare con ironica tragicità le sue storie metropolitane e un po' sgangherate di ultramarginali, perdenti, disgraziati, amori andati a male e sfighe di umanità varia. Canta ciò che di una città rimane più nascosto e sotterraneo: la fauna dei giocatori d'azzardo, una famiglia alla "Parenti serpenti" che vuole ammazzare la nonna per l'eredità, l'ex ragazza che non è più "tanto ex" da quando torna a casa in evidente stato di "procreazione assistita". Canzoni dotate di una propria complessità, pur suonando semplici, e che nonostante tutte le disgrazie dei suoi personaggi, o forse proprio grazie a ciò, sanno strappare una risata, a volte amara.

 

“Ho voluto intitolare così il mio nuovo album per diversi motivi – racconta Gian Marco Basta -. Un po' perchè è per l’appunto il secondo cd che faccio, un po' perchè parlo di quello che mi interessa come se fosse il monologo di un ubriaco in osteria ("La depressione secondo Basta, l'ambiguità sessuale secondo Basta", eccetera), un po' perchè può richiamare l'idea di un nuovo vangelo apocrifo, il “Vangelo” secondo Basta. Ho voluto farlo in chiave molto ironica e leggera, senza volere offendere nessuno e lontano da ogni forma di predica ipocrita ma piuttosto rivendicando, come diceva Ugo Tognazzi, il “diritto alla cazzata” e alle “parole in libertà”, tanto care al poeta Aldo Palazzeschi a cui tra l’altro mi sono ispirato per alcune canzoni. I dodici brani appartengono ognuno ad un genere musicale diverso: nell’album si passa dal folk al country, dal reggae al pop, dallo swing al blues, dal flamenco al gipsy, fino ad arrivare al rock e persino ad un terzinato in "Dandy Pub", in cui sono debitore dei Platters. In genere mi accosto alla forma-canzone più da scrittore che da cantautore nella sua forma classica, e perciò cerco di “vestire” l’argomento trattato e di conseguenza il brano nel modo più congeniale possibile; inoltre trovo sia una sorta di omaggio al gigante francese Serge Gainsbourg, che durante la sua carriera è stato capace di reinventarsi e di passare attraverso tanti generi musicali diversi, dal jazz al raggae, fino alla fusion. Anche gli argomenti trattati nell’album sono diversi: la ricerca della casa (“Cerco casa”), la depressione e questa mania di esasperarla nei media che rende tutti a mio parere un po' psicosomatici e deboli (“Depressone”), il gioco d'azzardo (“Una vita x la SNAI”), l'avidità (“Contanti”), “l'amore” tra i parenti (“Topicida”), l'ambiguità sessuale (“Dandy Pub”, “Tolè”), e il rapporto tra uomo e donna (“Che insetto ti ha punto?”), dilemma infinito descritto già lucidamente da Giorgio Gaber proprio nella canzone "Il dilemma". Quest'ultimo tema, il rapporto tra uomo e donna e in generale tra i due sessi, mi spinge spesso verso punte di misoginia latente tutta da ridere. D'altronde come diceva il regista Marco Ferreri: «Delle donne mi piace molto il corpo, quello che c'è dentro mi fa una paura fottuta ».”

 

BIOGRAFIA

Gian Marco Basta, cantautore bolognese, inizia la sua carriera recitando poesie nei locali della sua città, delle quali pubblica due raccolte: “Pierrot Randagio” (2002) e “Bisogna Vivere! “(2008) editi entrambi da Libro Italiano di Ragusa. Nel 2009 partecipa al Laboratorio di teatro-canzone di Enzo Jannacci alle Scuole Civiche di Milano, che lo porta alla scoperta del mondo cantautorale. Nel 2013 partecipa a due laboratori di recitazione teatrale condotti da Dario Fo e Franca Rame, alla Libera Università di Alcatraz, Perugia. Nello stesso anno pubblica l’album “Teatrino di Basta”, co-prodotto dall’Associazione Culturale Studio SoundLab di Bologna. Ad inizio 2016 esce per FonoFabrique il suo secondo album “Secondo Basta”. 

 

Gian Marco Basta è presentato in Italia da

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