Gato Barbieri, con la sua Complete Reunion - Una formazione che vede schierati al suo fianco artisti già suoi partner in diverse passate occasioni: oltre al poeta della tromba Enrico Rava (il jazzista italiano più famoso nel mondo), il batterista italo-francese Aldo Romano ed il pianista Stefano Bollani, accompagnati al contrabbasso da Rosario Bonaccorso. Negli anni Settanta, l’urlo furioso del sax tenore di Gato Barbieri ha sedotto un’intera generazione, che per vie diverse si stava avvicinando al jazz: il segreto del suo successo risiede soprattutto in una musica trascinante che fonde l’irruenza strumentale mutuata dalla lezione coltraniana e dagli umori più infiammati del free jazz con un naturale senso melodico e accattivanti ritmi latini. Il sassofonista argentino è stato in questo senso uno dei precursori di quella che oggi viene comunemente chiamata world music. Con l’Italia Gato Barbieri ha sempre mantenuto stretti legami: nei primi anni Sessanta ha vissuto lungamente a Roma, suonando con Enrico Rava, Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso e altri, partecipando in seguito alla suite “Nuovi Sentimenti” di Giorgio Gaslini. Nel nostro Paese è anche entrato in contatto con il mondo della musica leggera (è suo il solo nel brano di Paoli Sapore di sale) e del cinema: oltre ad aver collaborato con il compositore Pietro Umiliani, ha composto l’indimenticabile colonna sonora de L’Ultimo Tango a Parigi di Bertolucci, potente e splendida opera che ha contribuito a consacrare la leggenda Gato Barbieri.