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DON CHERRY

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DON CHERRY è nato a Oklahoma City nel 1936, ed inizia a suonare il pianoforte per poi passare alla tromba. A Los Angeles compie i suoi primi passi nel mondo del jazz, suonando in gruppi di orientamento Be-bop a fianco di solisti prestigiosi come Dexter (~ordon e Wardell Gray. Nel 1957 conosce il sassofonista Ornette Coleman, con il quale stringe in breve un sodalizio umano ed artistico molto intenso e felice. I1 quartetto formato dai due insieme a Charlie haden al contrabbasso e Billy Higgins (poi sostituito da Ed Blackwell) alla batteria, si segnala subito come una delle formazioni più importanti in assoluto di tutta la storia del jazz moderno. Gli 8 LP ufficiali del gruppo, tutti incisi tra il '58 e il '62, sono dischi innovativi e provocatori ltra gli altri The Shape of tazz to Come, Change of the Century, Somethíng Else! e Free Jazz, da cui l'intero movimento musicale prenderà nome}. Nel 1962 Cherry, che nel frattempo ha inciso anche a fianco di John Coltrane (The Avant-Garde} e di Steve Lacy (Evidence), lascia il gruppo di Coleman ed inizia a collaborare e incidere con alcuni dei musicisti più importanti di quel periodo: lavora così con Sonny Rollins, Albert Ayler, Archie Shepp lcon cui forma il gruppo New York Contemporarv Five}, Sunny Murray e George Russell. Verso la metà degli anni '60 escono per la Blue Note i suoi primi dischi da leader, in cui chiama a suo fianco solisti del valore di Pharoah Sanders e (;ato Barbieri. Nel frattempo inizia a viaggiare, visitando i vari paesi africani e dell'estremo Oriente e rimanendo fortemente influenzato dalla musica di quei luoghi. Inizia anche a suonare alcuni strumenti tipici di queste diverse culture musicali, dando vita a uno dei primi (e più riusciti} tentativi di inserire su una base essenzialmente jazzistica strutture e modi musicali derivati dal mondo orientale. Nel 1969 incide a Parigi una serie di duetti con il batterista Ed Blackwell (Mu), di nuovo a New York collabora ad alcuni progetti della Jazz Composers Orchestra, diretta da Carla Bley, e della Liberation Music Orchestra, riunita insieme da Charlie Haden. Torna anche a suonare a fianco di Ornette Coleman ed amplia ulteriormente la già vasta gamma delle sue esperienze musicali incidendo con i compositori contemporanei John Appleton e Kryszof Penderecki e suonando occasionalmente con personaggi del rock e dell'afro music (tra glia altri con Jimi Hendrix, Frank Zappa, Lou Reed, Manu Dibango). Nel 1975 incide 1'LP Brown Rice, uno dei suoi più belli in assoluto, in cui i raga e le nenie orientali si fondono mirabilmente con l'improwisazione jazz e con un discreto uso dell'elettronica, nel '76 riunisce il gruppo Old and New Dreams, per una ripresa del lavoro interrotto con lo scioglimento del quartetto di Coleman e nel 1980 da il via al trio CODONA assieme a Nanà Vasconcellos e Collin Wallott. Nel 1985 torna in studio di incisione, in Francia, per incidere il disco Home Boy, in cui si esibisce anche in veste di cantante coniugando la originaria matrice jazz con ritmi urbani contemporanei intrisi di reggae, di rap e di blues rock. Nel 1987 torna a suonare con Coleman, dapprima come ospite nel gruppo elettrico di Ornette, la Prime Time Band, poi rifondando per un LP e un tour mondiale il mitico quartetto originario con Haden e Higgins. Uscita recentemente l'attesissima novità discografica di Don Cherrv, Art Deco, si segnala ancora una volta come uno dei dischi più importanti di questi ultimi anni.

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