Dente, al secolo Giuseppe Peveri, dopo la militanza come chitarrista in formazioni rock/new wave, nel 2006 inizia la sua esperienza solista con “Anice in bocca” (Jestrai), un disco che contribuisce a definire la via italiana al pop lo-fi, la cui poetica viene portata a compimento nei dischi successivi, riconosciuti cult della nuova canzone italiana anni 2000: “Non c’è due senza te” (2007, Jestrai), “L’amore non è bello” (2009, Ghost/Venus), “Io tra di noi” (2011, Ghost/Venus), che comincia l’esplorazione di Dente verso dimensioni sonore sempre meno connotate dall’estetica lo-fi e sempre più improntate a un cantautorato classico e consapevole. Anche la scrittura, inizialmente destrutturata, evolve progressivamente verso ricercatezza ed essenzialità, senza mai perdere la riconoscibile giocosità del linguaggio che ha consacrato lo stile di Dente. È il percorso dei dischi “Almanacco del giorno prima” (2014, RCA/Sony), “Canzoni per metà” (2016, Pastiglie/Sony) e “Dente” (2020, INRI/Artist First). Del 2015, invece, è l’esordio letterario di Dente con “Favole per bambini molto stanchi”, edito da Bompiani. Nel 2023 torna sulle scene con un disco prodotto da Federico Nardelli, “Hotel Souvenir”, un posto speciale dove il passato e il futuro dormono in camere doppie. A ottobre 2024 pubblica “Zenzero”, in collaborazione con Colapesce.