Con i Debademba, unica data italiana, arrivano al Teatro Sociale le affascinanti sfumature della musica africana dell’area subshariana occidentale. La band nasce come duo ma dal vivo si allarga a una formazione completa che comprende anche Christian Bango al basso, Virna Ertel alla seconda chitarra e Yves Desiré Nkouandou alla batteria. Le sonorità che caratterizzano il loro progetto musicale – un mix esplosivo di abilità tecnica, grande energia e originalità compositiva – rivelano le personalità musicali dei due fondatori: il cantante Mohamed Diaby e il chitarrista Abdoulaye Traoré. Il primo arriva dal Mali ed è figlio della celebre vocalist ivoriana Coumba Kouyaté. L’incontro con il virtuoso della                                       sei corde, proveniente dal Burkina Faso, avviene a Parigi nel 2009.

All’intensa attività concertistica si unisce l’attività discografica. In particolare, nel loro ultimo album “Souleymane”, i Debademba (che significa quasi profeticamente “grande famiglia”) propongono un viaggio affascinante nei ritmi joulaba, yagba, wassoulou e daffin. Un lavoro ricco e articolato, che mette in luce tutti i colori dell’Africa e dell’anima: accenti di beguine (Touma), ballate struggenti (Souleyman), energico afrobeat (Seiwa), mbalax andaluso (Dianamo) e blues africano (Moko). “Pleine lune” celebra un evento tradizionale daffin, il Pipini, in cui le donne si riuniscono e battono le mani per tutta la notte.

Tra atmosfere jazz, blues, funk e salsa emerge il vocabolario straripante di una tradizione musicale antica e ricca di suggestioni come quella dell’Impero Mandinga. Tra quelle suggestioni sonore il poeta e cantore Diaby – quasi un moderno griot del ventunesimo secolo – conserva e trasmette la tradizione orale dei suoi antenati accompagnando il pubblico alle radici più profonde della musica africana.