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SILVESTRE REVUELTAS Il Fragore Naif nella Musica Messicana

SILVESTRE REVUELTAS Il Fragore Naif nella Musica Messicana
Silvestre Revueltas nasce a Santiago Papasquiaro a Durango il 31 dicembre del 1899, un paesino che si trovava vicino alle montagne poichè il suo primo e più vivido ricordo di fanciullo e di un viaggio, attraverso la Sierra legato alla schiena di un mulo. Era proprio piccolo, quando dormiva su una tenda piantata sulla nuda terra, e cacciava uccelli con la fionda, raccoglieva le more all'alba e ascoltava i lupi durante la notte. Da quell'esperienza ricevette un amore impulsivo e umile per i Pini,le montagne e l'orizzonte.Più tardi vivendo ad Ocotlàn, nello stato di Ialisco, il giovane Silvestre sognava porti e navi. Ocotlàn infatti si trova sulle rive del fiume Lermar, che si getta nel lago Chapala dove si innamorò del mare per sempre. Il cielo, l'acqua, le montagne furono i suoi primi amori, poi la musica in genere e più tardi la musica che e dentro ad ognuno di noi. Sua madre nacque in un posto di miniera, nello Stato Durango San Andrès de la Sierra, dove trascorse la sua intera giovinezza; una figlia di minatori tra minatori. Tra le rupi, i crepacci e le cascate e tra gli alberi e i fiori, usava raccontargli la sua infinita meraviglia del mondo nascosto a lei dalle alte montagne che circondavano il suo villaggio; usava raccontargli dei suoi sgni e della sua sempre fresca ammirazione per la natura. Sognava inoltre di avere un giorno un figlio artista, un pittore, un poeta, uno scrittore, o addirittura un musicista che potesse esprimere ogni cosa che lei ammirava ed amava nella natura e nella vita. Questo probabilmente spiega perchè Silvestre Revueltas nacque con una notevole inclinazione verso la musica ed una inestinguibile nostalgia per nuovi orizzonti creativi. Era molto giovane, aveva circa 3 anni, gli raccontava la mamma, quando ascoltò la musica per la prima volta; era la piccola banda del villaggio che suonava il suo concerto serale nella piazza, e lui era in piedi ed ascoltò per un tempo lunghissimo e con una concentrazione che doveva essere veramente spettacolosa, eccezionale perchè era così intensa che i suoi occhi si storsero, e con gli occhi storti rimase per circa 3 o 4 giorni dopo quell'evento. Da ragazzino e probabilmente anche da adulto ha sempre preferito suonare su una tinozza e sognare racconti e favole; preferiva fare questo piuttosto che fare qualcosa di utile e così trascorse molto tempo, imitando strumenti musicali con la voce, inprovvisando orchestre, e suoni per accompagnamenti musicali sulla tinozza. Era una di quelle tinozze rotonde che ha sempre preferito al tamburo per suonarci che piuttosto farci il bagno. Continuò così a sognare della musica e di terre lontane; solfeggiando e rappresentandosi un mondo felice. Andando su e giù per la scala musicale qualche volta si guadagno delle bastonate tutt'altro che musicali, sulla testa. Aveva 5 - 6 anni quando voleva diventare un missionario in posti molto lontani, un predicatore e un musicista, perché gli piacevano molto le vite dei santi e dei banditi. A Santiago c'era un barrio, che doveva essere un caffè, un bar che aveva il nome di Espagna. Aveva solo 8 anni quando lasciò Santiago e poteva ricordare a malapena, che quel posto era un sogno di avventure. I suoi ricordi di fanciullo hanno avuto un' importanza enorme per la sua musica, perché questi ricordi erano la fonte primaria di energia per ogni sua composizione futura. Poi cominciò a suonare il violino, studiando a Colima in Ocotlàn nello stato di Guadalajara. Il suo povero padre era un poeta dalla umile vita, che viveva e si trasferiva da un posto ali' altro a seconda dei suoi affari e quando i suoi affari facevano fiasco, era un uomo d'affari che amava l'arte e la poesia. Silvestre Revueltas gli doveva il meglio della sua vita interiore, il suo amore migliore per la gente, mentre stava facendo passi da gigante a suonare ed improvvisare pezzi e canzoni popolari. Il suo primo pubblico, la sua prima apparizione fu nel teatro di Degollado in Guadalajara. Il giorno seguente il padre gli comprò tutti i giornali quelle pessime recensione lo hanno perseguitato per tutta la vita e da allora non li ha voluti più comprare. Per lui comunque era stata una deliziosa ricompensa il nuovo vestito che gli aveva comprato per l'occasione, perché essendo così poveri aveva avuto un certo senso di disagio. Suo padre al pensiero che non poteva solo sostenersi con la musica, volle che studiasse ragioneria, contabilità ed aritmetica, stenografia e scienze occulte; questo avvenne senza nessun successo. Quando era infatti un dipendente, un contabile in un negozio di alimentari ed in un negozio di abbigliamento, i proprietari nel pieno della disperazione lo mandavano a suonare il violino. Viveva con la nonna in grande povertà in una stanza in subaffitto. Cresceva e suonava musica, quando arrivò in Messico; scriveva versi e lettere inevitabili con frasi non finite seguite dai puntini, tanto ché suo padre si allarmò, diventando preoccupato. Continuava a studiare musica ma non era molto diligente, cominciando ad amare Bach e Beethoven ad una età molto precoce e gli dava così tanto piacere fare due passi nei viali romantici nel parco del Chapultepec che si faceva lunghissime passeggiate con le braccia piegate dietro la, sua schiena e i lunghi capelli in disordine. Quelle litografie del povero Beethoven col ghigno mentre sfidava la tempesta ebbero una grossa influenza su di lui. Ha avuto molti insegnanti, i migliori erano quelli senza lauree, che secondo lui conoscevano molto più degli altri.Poi dopo molti anni troviamo Silvestre Revueltas a studiare e compone Nuova musica, ha insegnanti, scrive nuova musica con gli strumenti più strani (preferendo quelli che la natura ci offre), sogna di paesi lontani e qualche volta suona le tinozze.

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