JACK DRAG Soft Songs LP:Aviating Com'è facile alle volte diventare americani: basta accorciarsi il nome. Il "paisano" John Dragonetti è così diventato il wasp Jack Drag. Papale, papale. Per stare dietro a tutti i suoi interessi musicali lo sforzo dev'essere stato senz'altro più impegnativo, ma il buon Jack se l'è cavata discretamente bene, prima arrivando a firmare un contratto con l'ormai defunta A&M -per la quale ha tuttavia realizzato il suo album d'esordio un paio di anni fa- e poi continuando le sue alchimie sonore in casa fino a quando non s'è fatta avanti un'altra etichetta intenzionata a giocarsi qualche quattrino su di lui. Va detto che l'investimento non sembra di quelli destinati a produrre chissà quali profitti a breve termine, ma il profitto non è mica tutto nella vita e l'arte in qualche angolo di mondo sembra essere tenuta ancora nel debito conto. E cincischiando con ogni sorta di strumenti e di macchine sonore Jack Drag fa dell'arte. O meglio ancora del fine artigianato sonico. Lo provano queste "canzoni morbide", intriganti collage di elettronica, rock in bassa fedeltà, pop psichedelico e folk lunatico assembiati secondo schiette modalità hip hop. Il suo "Soft Songs LP: Aviating" sembra avere così un occhio ai Guided By Voices ed un altro a DJ Shadow, eppure non si presenta affatto strabico, perché il Drag(onetti) dispone di una visione della musica sufficientemente ampia da poter abbracciare gli uni e l'altro senza doversi poi sottoporre a interventi di chirurgia ortottica. Disco gradevole e interessante, allora, e occhio alla sua prossima collaborazione con Dan The Automator...