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DIRTY TRAINLOAD

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Dirty Trainload A Place For Loitering Gioca da solo, Dirty Trainload, al secolo Bob Cillo from Bari. Gioca da solo perché di trend, mode, hype e quant’altro gli frega vicino allo zero assoluto, mentre continua imperterrito a sfornare lavori che farebbero, anzi, fanno, la gioia di chiunque si sia mai trovato a trafficare con quella terra di mezzo in cui il rock’n’roll più lercio e il blues più sofferto si sfiorano fino a diventare qualcos’altro. E lo fa con nonchalance dal 2007, anno d’esordio con Rising Dust, non proprio da oggi che questo “new-blues” elettrificato e accattivante è ormai di dominio (fin troppo) pubblico. Questo giocare da solo lo ha preservato da trappole come l’accondiscendenza verso un pubblico sempre maggiore che si aspetta, e chiede, e pretende sempre più dal suo artista preferito – vedi alla voce White Stripes o ai vari adattamenti in forme “altre” targati Jon Spencer (gli Experimental Remixes o gli intrecci col Dub Narcotic Sound System) – permettendo alla sua musica di mantenere la barra dritta in direzione ostinata (e pura) e contraria (guardare al passato, più che al presente modaiolo). In realtà, Bob Cillo non gioca proprio da solo, dato che a supportarlo c’è sempre qualcuno: all’altezza di Rising Rust era l’armonicista-cantante Marco Del Noce, nel successivo Trashtown la cantante e polistrumentista Livia Noisance e ora la batteria di Go Balzano a sostituire quelle elettroniche che facevano e fanno da scheletro ritmico al progetto. A “supportarlo” nella scrittura, poi, oltre ai molti originali di suo pugno, anche i traditional blues – The Ballad Of John Hardy e When The Saints Go Marching In – e le penne storiche del disagio, come quella di Robert Johnson – di cui Dirty Trainload rivede If I Had Possession Over Judgement Day, resa infinita grazie al locked groove che ne amplia il senso di straniamento – o di Tommy Johnson (una Big Road Blues a dir poco Johnspencerizzata) o, infine, di John Barry, di cui viene rivisitata la bondiana You Only Live Twice. Tradizione, dunque, e molta nei solchi di questo “posto per bighellonare”, ma Bob Cillo ci mette molto del suo: ci mette sangue e sudore nel rivestire di elettricità e sporcizia canzoni fuori dal tempo e libere nello spazio. Di quelle che ti si appiccicano addosso perché sono fatte della stessa sostanza degli umori umani. www.dirtytrainload.com www.facebook.com/dirtytrainload

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