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BENNY GREEN

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Benny Green Lo straordinario talento e i frequenti richiami agli storici pianisti del jazz come Erroll Gardner, Bud Powell, Oscar Peterson, Phineas Newborn solo per citare i più conosciuti, hanno fatto di Benny Green un pianista “culto” per gli appassionati. Il suo approccio al jazz si può riassumere attraverso le sue stesse parole “per me e per molti musicisti che io ammiro, la cosa più importante è avere swing ed essere divertenti, e cercare di trasmettere questo feeling a quelli che ti stanno ascoltando …. E, se riesco a farlo so che sto facendo qualcosa di giusto”. Benny Green nasce a New York nel 1963. Trasferitosi con la sua famiglia in California, inizia a suonare il piano all'età di sette anni. Presto la sua attenzione si rivolge verso il jazz: influenzato dal padre, un tenorsassofonista di tradizione lesteriana cerca di improvvisare copiando dai suoi dischi, dove ci sono molto Monk e Parker…Dopo il diploma, inizia a fare il freelance intorno alla Bay Area per un anno, per ritornare a New York nel 1982. E' a New York che incontra il pianista Walter Bishop Jr.che diventa la sua guida musicale e spirituale insieme a Walter Davis e Larry Willis. Ricomincia a studiare con lui, ed è Bishop che lo indirizza nell'approfondimento della conoscenza della storia del piano jazz. Dopo un breve lavoro con Bobby Watson, Green diventa l'accompagnatore di Betty Carter per cinque anni, tra il 1983 all'87, nei quali però suona anche insieme a Carl Allen, Ralph Moore, Clark Terry e Frank Morgan. Il '97 è l'anno in cui entra a far parte della Art Blakey's band. Rimane con i Jazz Messengers per tutto l'89, per far parte poi del quintetto di Freddie Hubbard. Nel 1993 Oscar Peterson lo sceglie come vincitore del prestigioso Glenn Gould International Protege Prize in Music della Città di Toronto. Nello stesso anno Benny Green vince il primo premio nella categoria dei pianisti jazz del Jazz Times Readers Poll. Dal '93 al '97 sostituisce Gene Harris nel trio del grande veterano del jazz Ray Brown. Ha inciso più di cento dischi come sideman, tra i molti ricordiamo con Betty Carter (incluso un Grammy award vinto con Look What I Got), Art Blakey & the Jazz Messengers, Freddie Hubbard, Bobby Watson, Milt Jackson, Diana Krall, ma particolarmente sono da menzionare i Cd incisi con la casa discografica Telarc del trio di Ray Brown : Bass Face (1993) Don't get Sassy (1994), Some of my best friends … (1994), Seven Steps to Heaven (1995), Super Bass (1996) and Live at Sculler's (1996). Come leader, Benny debutta con due album incisi con l'etichetta tedesca Criss Cross: Prelude (1988) and In this direction (1989). Nel 1990 Green ha incominciato a registrare per la Blue Note: Lineage (1990), Greens (1991), Testifiyin' (1992), That's right! (1993), The Place to be (1994), Kaleidoscope (1997) e These are soulful days (1999). Inoltre ha inciso per l'etichetta Toshiba - Funky (1997) – e per la Telarc insieme ad Oscar Peterson - Oscar & Benny (1997) e Naturally (2000). Il suo ultimo cd sempre con la Telarc è Jazz at the Bistro in duo con Russell Malone. www.bennygreenmusic.com

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