Cantautore eclettico e dotato di una voce inconfondibile, Paul Reddick è un profondo conoscitore del blues e delle sue origini (si dichiara devoto ai grandissimi Muddy Waters, Sonny Boy Williamson e Howlin’ Wolf), ma nel corso della sua quasi trentennale carriera è riuscito a sviluppare uno stile innovativo e personale, perché il Blues è «as a beautiful landscape», afferma convinto, un territorio senza confine, dove poter esplorare e sperimentare continuamente. Per non parlare dell’importanza dei testi delle sue canzoni: impossibile non prestare attenzione, quando canta, alle parole, le sue “armi” preferite.
Di grande livello tecnico i musicisti che si esibiranno insieme a Paul Reddick: sul palco dell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia saliranno, infatti, The Gamblers, dal groove genuino e particolare, che hanno all’attivo numerose collaborazioni e produzioni con artisti di fama internazionale, tournée e partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival blues, e i canadesi MonkeyJunk (provengono da Ottawa), osannati dalla critica specializzata, che mescolano in modo brillante il blues con il rock e capaci di esprimere un sound personale e originale.