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Un completo di chitarra / basso / batteria senza fronzoli, Paint Fumes si descrive come "attacco di panico punk", ed è abbastanza appropriato, dato che si sente un sacco di simpatia, In the Red, Goner, Burger e Get Hip sparsi in tutto questo ordinato dieci canzoni. Il set prende il via con "Bad Rituals", un tipo del numero di Dead Boys che si sta trasformando in overdrive, e questo è rapidamente seguito da "Brick Wall", che è tagliato dal tessuto vintage dei Nuggets (si pensi che "Action Woman" di The Litter abbia speronato attraverso una banca di scatole di distorsione). Le cose si muovono davvero, tuttavia, alcune tracce più tardi su "Puddle of Blood": seguendo un'introduzione alla chitarra latina, la band erige un enorme muro di suoni, parti uguali di surf-rock e punk-blooze e inzuppate di tanta eco giureresti che la struttura sonora di cui sopra è stata costruita con lo scopo esplicito di murare permanentemente Phil Spector e Martin Hannett nello spazio per i gattoni dietro il soggiorno.Altrove ci sono cenni ai Ramones (il rifftastic "Weird Walking") e all'hardcore classico (thrash insieme a "Tunnel Vision"), oltre a più adorazione dei Nuggets (sul vocalist di "Planetary Plan" Elijah von Cramon perfeziona il suo ghigno punk, incanalando ancora una volta gli ultimi Stiv Bators).