JULIE DOIRON SO MANY DAYS – Aporia Records Se i cavalli e i cauboi mi piacessero al punto da dedicarci una poesia con rima baciata da ritagliare e incollare sullo sportello centrale del frigorifero, se, dico, mi trovassi poi a fermarmici davanti chiudendo gli occhi e perdendomi innamorata persa tra le braccia di uno che inizia per J al quale Sergio Leone avrebbe dedicato una serie di primi piani ricchi di tensione se, dico, avessi una gonna lunga con colori accesi se. Se di cognome facessi Doiron? Se di cognome facessi Doiron mi chiamerei Julie come il 57% delle figlie femmine degli amici dei miei genitori originari del Canada, che i miei genitori sarebbero orgogliosi di me, perchè farei musica, sarei musicista io, sarei Julie, la cantautrice delle praterie. E, omiodio, Julie Doiron è vent'anni che è innamorata e che scrive canzoni d'amore, ultimamente scrive canzoni d'amore che raccoglie con un titolo riassuntivo So Many Days, da sognatori forse, da abitanti di ranch sicuramente. Nel disco c'è lei che dice di essere innamorata accompagnata da un sol maggiore in prima posizione suonato sia con la chitarra acustica che con quella elettrica, omiodioomiodio, poi c'è un altro momento dove dice che sì è innamorata, ma ogni tanto litiga col suo partner, poi quando si sveglia la mattina e lo trova li nel letto e proprio non se lo aspettava e tutti dicono “oh” e lei anche. Massì è un disco così, con ritmi andanti poi lenti, con la batteria spazzolata, la chitarra elettrica attaccata ad un amplificatore combo valvolare probabilmente, senza metronomo, senza niente. Sei tu John Waine? www.juliedoiron.com www.facebook.com/juliedoironmusic