La carriera degli Hypocrisy rappresenta brillantemente quella che possiamo sicuramente definire un'ascesa continua. Già con i primi lavori, "Osculum Obseculum" ed il mini "Penetralia", il gruppo si era fatto notare nell'ambito della scena estrema scandinava, mentre con la correzione stilistica operata con "The fourth dimension" ha gettato le basi dalle queli sono poi nati capolavori quali "Abducted" ed "Hypocrisy". L'ultima loro fatica, "Into the Abyss" ha evidenziato però una parziale inversione di tendenza. Mancano infatti molte delle atmosfere che hanno rese magiche canzoni quali "Roswell 47" o "Paled Empty Sphere", mentre vengono messi in risalto gli aspetti e le influenze più violente e brutali della proposta musicale del gruppo