Suoni caldi e analogici, synth e atmosfere malinconiche, il sound di BUONANOTTE si avvicina alle sonorità degli anni a cavallo tra i ’70 e ‘80, influenzato da artisti internazionali alla Tame Impala, MGMT, The Smiths e F.R. David e quelli del cantautorato italiano classico come Battiato, Battisti, Mina. Il titolo dell’album racchiude un significato da sfumature molto diverse, a tratti contrastanti. L’ambiente e il mondo notturno si intravedono in quasi tutti i testi; un sapore scuro e tenebroso, introverso, che è uno dei tratti caratteristici dell’artista. In contrapposizione con questa vena romantica e melanconica, c’è un senso più ironico e spiazzante: “buonanotte” è uno slang personale, “buonanotte” è una risposta alle cose che non vanno, e a quando invece possono andare talmente bene da non riuscire a crederci.