Questo CD racchiude una scelta selezionata e ragionevole di quel concerto, perché capace di toccare anche se velocemente ogni parte della lunga carriera di Andersen. Dagli esordi folk a metà anni 60 con la ballata Dusty Box Car Wall, compresa nel suo disco di debutto, il pregevole Today Is the Highway pubblicato nel 1965, a cose più recenti dellultimo periodo, come la sorprendente You Cant Relive the Past, scritta e incisa insieme allex Velvet Underground, Lou Reed, a dimostrazione di come il cantautore di origine norvegese abbia sempre spaziato nei larghi orizzonti della musica contemporanea, senza rimanere relegato nella comfort zone dei suoi inizi, come tanti suoi colleghi.
Di un periodo piuttosto dimenticato, la fine degli anni 60 e linizio dei 70, nel disco è compresa la bellissima ballata ispirata dalla musica brasiliana, We Were Foolish Like the Flowers, che dà anche il titolo al CD. Di nuovo un passo indietro: incisa da dozzine di grandi nomi, ecco Violets of Dawn, visionaria poesia che fece talmente impressione su Leonard Cohen che dopo averla ascoltata decise di darsi alla musica. Hills of Tuscany e Foghorn sono invece tratte da uno dischi più belli in assoluto del songpoet, quello della maturità completa, Memory Of the Future di fine anni 90. Se infine la delicata Under the Shadows, incisa con la figlia Sari, è una testimonianza della sua longevità artistica, non possono mancare due classici dal suo disco di maggior fama internazionale, Blue River: Sheila e Wind and Sand che proprio alla nascente Sari fu dedicata.
Eric Andersen a 76 anni canta in questa serata a livelli altissimi, la sua voce vellutata e melodiosa si erge imperiosa, ben accompagnata da questo small ensemble che colora di raffinati tocchi ogni spazio, senza sovrapposizioni. Tutti, questa sera, sono al servizio degli altri e ognuno è al servizio della musica.
Il circolo è completo. La strada è andata avanti e nessuno può dire che sia finita. Alla fine non è stata una maledetta vita impossibile. In fondo, come dice il suo vecchio compagno del Greenwich Village, Bob Dylan: Il bello dellessere sulla strada è che non sei impantanato da nulla. Nemmeno da brutte notizie. Dai piacere agli altri e tieni il dolore per te.