‘Living Other Lives’ è iniziato come una jam nel mio studio di Lisbona durante il blocco della primavera 2020. Stavo giocando con il mio campionatore 404 e ho trovato quel tipo di groove che mi fa battere la testa—ci metto dei campioni e potrei ascoltarlo per sempre—un buon segno. Quindi lo stavo solo avendo in loop mentre scorrevo il mio feed di Instagram. I testi sono usciti da quel momento; vivere altre vite, saltare l’immaginazione da una vita/immagine all’altra, rivisitare, aggiornare me stesso, assolutamente incorporeo, mentre scrollo su e giù con il pollice. È un mondo affascinante quello in cui viviamo, così stranamente simbiotico e consapevole di ciò che fanno tutti, sento di vivere più vite contemporaneamente. Guardare tutte queste persone esprimersi e cambiare se stesse lontano, là fuori in tutto il pianeta